Hellvadec «Discomfort» [2019]
Recensione
Debutto per i Bresciani Hellvadec on l'Ep "Discomfort". Un viaggio breve ma intenso, dove il sound Alternative metal si sprigiona in maniera omogenea ammorbidito da una linea melodica, creando così un album dinamico e dall'impatto sonoro devastante.
"Iron Soul" apre le danze con la voce aggressiva di Silvia che si alterna ad una linea vocale grintosa maschile, andando ad interagire con il resto della band in maniera decisa e marcata, regalando nella parte centrale una sezione melodica e d'atmosfera. "LoViolence" conferisce la giusta corporatura con un sound pieno, riproponendo la soluzione più morbida, senza mai uscire dalle file di quello che realmente la band vuol rappresentare un Metal nudo e crudo.
Discomfort, regala un finale concitato con ballate grintose ammorbidite di tanto in tanto da una chitarra pulita che esalta a voce preparata di Silvia "Some Are Meant To Be Free".
"Plague" chiude questo primo percorso. Un brano scuro, caldo, dal devastante impatto sonoro, dove tecnica e velocità dsi intrecciano per regalare suoni e vibrazioni forti e piacevoli per gli amanti del genere e di bands di spessore come Guano Apes, Exilia. Buon avvio per i cinque ragazzi che riescono a proporre qualcosa di valido già ad un primo passo.
Track by Track
- Iron Soul 60
- LoViolence 60
- Some Are Meant To Be Free 65
- Plague 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
62Recensione di Led pubblicata il 01.08.2019. Articolo letto 1196 volte.
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