Perdizione / Haxen «Split» [2019]
Perdizione / Haxen
Titolo:
Split
Nazione:
Italia / U.s.a.
Formazione:
- Perdizione ::
- Haxen ::
Genere:
Black Metal
Durata:
31' 8"
Formato:
CD
Recensione
Le black metal band Perdizione e Haxen rilasciano questo split album che raccoglie tre brani per ciascuna offrendo in appena mezz’ora di ascolto il frutto del proprio ideale criterio di interpretare il predetto genere. Il genere in esame, generalmente è noto per la propria oscurità e acerba dedizione al male e alle tenebre ed le band in esame indubbiamente danno il proprio massimo contributo indipendentemente da quello che è poi la valutazione di chi è chiamato ad esprimere il proprio personale giudizio. La disamina del disco parte con i Perdizione i cui esiti paiono sin da subito notevolmente penalizzati da una elementare produzione. La band, forte di una confacente interpretazione del genere fatta di sfuriate tra sonorità spigolose e scream infernali, propone una soluzione interessante ma che purtroppo si rivela all’ascolto poco convincente a cagione del fatto di non lasciare pienamente assaporarne le linee e l’annessa operatività costruttiva di ogni singola traccia. Se quindi con “La Lussuria del Traditore” la band apre le danze del proprio operato offrendo un quadro complessivamente positivo nell’impegno al pari anche per le successive “Cieli di Zolfo” e “Luci e Vento”, poco attraente risulta nel complesso l’attrattività a cagione di quanto si accennava in partenza. Quindi non una band all’altezza della situazione ma una band che dovrebbe prima di tutto maggiormente curare la produzione del proprio operato stanti le discrete linee compositive che si riescono a percepire. Discorso diverso per gli Haxen la cui resa produttiva pare essere appena maggiormente propositiva del compagni di Split. Sin da subito emerge una maggiore coerenza soprattutto in quella che è la resa delle tracce. Lo scream si miscela con i riff taglienti e con una ritmica che in alcuni casi pare rimanere un po’ indietro e quindi meno evidente rispetto a tutto il resto. “Medula Envenenada” lascia subito emergere la cattiveria del combo, che permane anche con “Tempestades”, un brano in mid tempo che pare però un po’ troppo monotono nella struttura.; si giunge poi a “Acor” dove un tagliente riff viene avvolto da un incessante blast beat che non pare offrire segnali di mutamente ad eccezione di qualche linea appena più melodica. Uno split penalizzante un po’ per entrambe le band sia per l’aspetto della produzione la prima, sia per la sin troppa caotica resa la seconda.
Track by Track
- La Lussuria del Traditore 55
- Cieli di Zolfo 55
- Luce e Vento 60
- Medula Envenenada 60
- Tempestades 50
- Acor 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
56Recensione di Wolverine pubblicata il 05.09.2019. Articolo letto 781 volte.
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