Skorbutiks «Archaeonecrosis» [2019]

Skorbutiks «Archaeonecrosis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.09.2019

 

Visualizzazioni:
1416

 

Band:
Skorbutiks
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Titolo:
Archaeonecrosis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Typhon :: Vocals;
- Aton :: Guitar;
- Numeni :: Bass;
- Occasus :: Drums;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
39' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.05.2019

 

Etichetta:
The Spew Records
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Distribuzione:
Punishment 18 Records
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ispirati per la maggiore da band quali Obituary, Asphyx ed in parte Pestilence, gli Skorbutics celebrano il secondo album della propria carriera esprimendo tutta la cattiveria possibile in ambito death metal. La band con le nove tracce pressate in “Archaeonecrosis”, offre un quadro compositivo di tutto rispetto ma senza offrire alcun ché di originale. Il combo riflette le proprie potenzialità su un death metal in parte melodico ma abbastanza ruvido, grezzo e non troppo accelerato che in definitiva si rileva cattivo nell’indole mantenendosi su palese ispirazione delle band sopraccitate. Se il buon growl offre in definitiva un impatto decisivo non altrettanto può dirsi sotto del profilo tecnico sulla struttura dei brani. In alcuni di essi infatti, la band si orienta su squarci melodici dando preferenza ad un old style di matrice ’90; per il resto invece, si assiste ad un ascolto piuttosto comune. L’apertura del platter è affidata a “Death Breed Implants” e a “Skyhole Devourment” due brani, come si accennava all’inizio, piuttosto grezzi e molto imponenti nella resa; interessante è invece “Towards The Great Enslavement”, preceduto dallo strumentale “The Ruins Of Hatar”, proprio per un maggiore approccio melodico rispetto ai brani d’apertura; ancora piuttosto interessante anche “Dwellers Of Void” il cui impatto e annessi stacchi in mid tempo offrono un corposo risultato, pur sempre scevro di originalità; da segnalare invece la conclusione del disco riservata alla buona “Swarming Columns” un brano con una marcia in più rispetto ai suoi predecessori che forse riesce al meglio ad esprimere il personale della band senza troppe ispirazioni internazionali. Pur peccando di originalità il disco offre un quadro compositivo apprezzabile soprattutto se si tiene conto dell’indole melodica che, a parere di chi scrive, riesce in maniera determinante a fare varco su tutto il resto.

Track by Track
  1. Death Breed Implants 65
  2. Skyhole Devourment 65
  3. The Pernicious March 60
  4. The Ruins of Hathar S.V.
  5. Towards the Great Enslavement 70
  6. The Levelling 70
  7. Dwellers of Void 65
  8. Tombbath MMXVIII 65
  9. Swarming Columns 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 07.09.2019. Articolo letto 1416 volte.

 

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