Antonello Giliberto «The Strategy Of Chaos» [2019]

Antonello Giliberto «The Strategy Of Chaos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.09.2019

 

Visualizzazioni:
1708

 

Band:
Antonello Giliberto
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Titolo:
The Strategy Of Chaos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Antonello Giliberto :: Guitars
Dino Fiorenza :: Bass
Salvo Grasso :: Drums

 

Genere:
Metal strumentale

 

Durata:
56' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.04.2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Terzo album solista per il Siracusano Antonello Giliberto, fautore di un heavy metal classico strumentale decisamente impostato sulla chitarra solista, e che condensa 12 brani per poco più di 55 minuti di musica, una musica che oltre al genere succitato possiede anche elementi più symphonic e barocchi tipo power metal. “The strategy of chaos” è dunque musicalmente già più o meno descritto: non è una musica shred, non eccede nel neoclassico, e riesce a non suonare pacchiano o overdone: si sente nella title track iniziale che il risultato aderisce alla forma canzone, con una chitarra che tiene su abbastanza bene tutta la baracca quando serve, e con la ritmica ad aiutarla quando tutto questo non basta.
Ne risulta un disco abbastanza potente quando suona più metal, e che a volte riesce a farsi notare in positivo per delle variazioni sul tema ben accette, come i barocchismi del secondo brano dati dal clavicembalo e dal violoncello o dalle tessiture drammatiche del quarto brano e per questo meno metal e più easy listening. Ci sono anche sfoghi che lasciano maggiormente lo spazio alla chitarra solista, come in “Wrath of the northmen”, arrivando al metal sognante dell’ottava canzone, il tutto per un risultato dunque ben riuscito e abbastanza variegato, probabilmente un po’ più lungo di ciò che serviva (5 o 10 minuti in meno erano meglio), ma anche così non è male e il sound non va disperdendo intensità. Piuttosto, l’unico difetto è dato dal fatto che qua e là, pur rispettando la scelta di essere strumentali, si sente davvero il bisogno di un certo cantato in brani come la quinta o la nona canzone, che avrebbero reso i brani più completi e forse anche l’intero disco donando un po’ più di varietà, ma non si tratta di qualcosa che compromette il lavoro.
Insomma: forse “The strategy of chaos” si incaponisce un po’ sulla sua formula e finisce anche un po’ per essere un disco di nicchia, ma è quel disco di nicchia che ci piace, e dove certe spigolosità diventano di fatto carattere dell’album, che si fa apprezzare anche per questo. Se il disco che cercate è un sound heavy/power con una solista impazzita o vi piacerebbe sentire una cosa tipo i Nightwish con un chitarrista virtuoso e dai lunghi assoli, questo disco potrebbe fare al caso vostro.

Track by Track
  1. The strategy of chaos 75
  2. Threat and redemption 75
  3. Before the battle 75
  4. Beata beatrix the beautiful vision 75
  5. Artemisia's revenge 70
  6. The depths of my soul 70
  7. Wrath of the Northmen 75
  8. Iron shadows of the moon 75
  9. Forgotten mists 70
  10. Secrets from the past 70
  11. Alone in the empty space 70
  12. Odissea Veneziana (Bonus track) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Snarl pubblicata il 14.09.2019. Articolo letto 1708 volte.

 

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