Constantine «Aftermath» [2019]

Constantine «Aftermath» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
06.10.2019

 

Visualizzazioni:
866

 

Band:
Constantine
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Titolo:
Aftermath

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Constantine :: Guitars, Bass
Guests :: Vocals

 

Genere:
Modern Heavy Metal

 

Durata:
33' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.05.2019

 

Etichetta:
Rockshots Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations
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Recensione

Secondo disco per il chitarrista Ateniese Constantine, che per quest’album non ci propone un album solista, ma un feature album, dove a parte nell’opener, tutti i brani sono cantati da pesi massimi della musica metal mondiale. Il tutto condensato in 33 minuti e mezzo di musica, e per un risultato sinceramente carino, ma che ti fa pensare che si poteva fare qualcosa di più.
“Aftermath” infatti comincia molto bene con la lancinante e funambolica “Bushido”, ma la realtà è che il resto dei brani spesse volte suona più nella media, particolarmente all’inizio. In particolare, sono “Hellfire club” e “Press on regardless” che suonano non male, ma anche mica tanto rifinite a livello strumentale, dove Bjorn Strid e Ralf Scheepers fanno il loro lavoro bene, ma di fatto oscurano la parte strumentale che va troppo sul sicuro. Tuttavia, va detto che da qui in poi la situazione migliora: certo, ci sta una “Deliver us” che di nuovo va sul sicuro, ma per fortuna c’è anche spazio per una buona “Another day”, una simpatica “Holding on til the end” e una bella chiusura data dall’up tempo speed metal di “War and pain”, che si fa notare per una maggiore voglia di osare e più mordente.
In generale, direi che Constantine con questo “Aftermath” ha pubblicato un lavoro gradevole, ma che pecca un po’ di modestia, che probabilmente per evitare di surclassare i cantanti finisce per limitarsi un po’ troppo ed andare sul sicuro. Probabilmente in futuro questo equilibrio verrà meglio bilanciato, ma per ora abbiamo questo “Constantine”, un album un po’ troppo castigato e con un velo di già sentito per questo stile non troppo rifinito nei dettagli, ma comunque gradevole, scorrevole e comunque non male, anche se in futuro è lecito aspettarcisi di più.

Track by Track
  1. Bushido (Instrumental) 75
  2. Hellfire Club (feat. Bjorn "Speed" Strid) 65
  3. Press on Regardless (feat. Ralf Scheepers) 65
  4. Another Day (feat. Apollo Papathanasio) 70
  5. Holding on 'til the End (feat. Chris Clancy) 70
  6. Deliver Us (feat. Apollo Papathanasio) 65
  7. Elegy (feat. Bill Manthos) 65
  8. War and Pain (feat. Schmier) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 06.10.2019. Articolo letto 866 volte.

 

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