Princess «Lovely Heaven Crazy Band» [2019]

Princess «Lovely Heaven Crazy Band» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
23.12.2019

Band:
Princess

Titolo:
Lovely Heaven Crazy Band

Nazione:
Italia

Formazione:
- Freddie Wolf :: Vox, Piano, Synth;
- Orlando Monteforte :: Bass:
- Max Brodolini :: Guitars;
- Mauro Manzoni :: Piano, Synth;
- Alfonso Corace :: Drums;

Genere:
Hard Rock / Prog Metal

Durata:
38' 12"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2019

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Probabilmente questo Lovely Heaven Crazy Band dei Princess in cui vengono raffigurati i volti delle più note rock star di tutti i tempi, è il terzo album a mia memoria che abbia una copertina similare a quella utilizzata per la prima volta nella storia della musica dai The Beatles con il loro storico St. Pepper's Lonely Hearts Club Band risalente al lontano 1967 e poi successivamente dai Macabre con il loro Sinister Slaughter nel 1993 più noto per riportare nei personaggi di copertina i volti dei più pericolosi serial killer americani della storia. In ogni caso al di là di queste osservazioni le dieci effettive tracce di questo disco, undici se si include la cover conclusiva dei Bronski Beat, rappresenta un disco particolare se si considera che i contenuti dello stesso paiono un po’ riflettersi su quello che è il mondo dei musical utilizzando prog rock anche con richiami al passato. Sostanzialmente l’impressione che si ravvisa dall’ascolto è innanzitutto una voce che a tratti pare coerente con il genere mentre in altri passaggi pare invece più impostata e poco naturale; quanto all’aspetto strutturale dei brani, le tracce ricadono su composizioni non troppo complesse ma definite e curate nei dettagli al punto da offrire un discreto approccio con l’ascoltatore. Le tracce complessivamente scorrono più o meno con diversa intensità a cominciare con “All We Need is R’n R”, primo effettivo brano preceduto da un’intro d’apertura del disco con “ Coronation”. Dai tratti un po’ prog è invece “Waiting For The Next Summer”; un brano piuttosto semplice ma non troppo efficace sulla soluzione del clean valido soprattutto nel ritornello; seguono poi “ Sky” e “ We Still Love You”, due brani tipicamente tratti da musical che diventano nel complesso due ballad; nuova linfa con “ Rock’Em All”, un buon rock tecnicamente divertente ma poco accattivante a causa della voce che continuo a trovare poco confacente con il genere; anche “Empty People” si rivela una traccia interessante pur essendo ricca di inserimenti di synth che ne determinano un po’ il senso di teatralità in modalità musical; qualche richiamo un po’ a Dvid Bowie si ha con “ Lover Lover” un brano ai limiti del pop rock; altro brano tipicamente da musical è “ To Everyone” mentre il conclusivo, acustico “Stella” risulta ben eseguito mettendo in raffronto musica e cantato, stanti ogni tanti le particolarità sopra evidenziate; il disco infine conclude con la cover “Hit That Perfect Beat”. Il lavoro offre una forte vena di teatralità con cui il combo tende di caratterizzare la propria divertente espressività ma ad avviso di chi scrive ancora qualcosa va perfezionata soprattutto sul cantato forse troppo impostato e poco naturale.