Recensione

Discreto Split di circa 17 minuti per Chivàla e Suirami, la prima band da Forlì e la seconda di Bari, che in circa 17 minuti ci propongono 6 brani di musica Post/HC per i Chivàla e Emocore/punk per i Suirami.
E devo dire che sono i Chivàla quelli che mi sono piaciuti di più, per via di un sound buono che ben si sposa con un sound molto sghembo e contorto, eppure non cervellotico, che riesce a scorrere bene nell’opener “Caduta” e anche nella più quadrata e abrasiva “27 Marzo”. Solo 7 sono i minuti di musica per questi ragazzi, ma tanto basta a farceli piacere. Certo, la voce sempre urlata e monotona potrebbe scoraggiare qualcuno, ma almeno su una distanza così breve di minutaggio non è un grave problema. Meno bene invece i Suirami, che per qualche motivo hanno deciso una scelta di sound molto più confusa, che rende caotica la loro proposta musicale e che invece avrebbe necessitato di suoni limpidi, e che nonostante tutto riesce comunque a farsi notare in brani come “Amaro”, più irregolare ma efficace, mentre non mi ha tanto convinto il crescendo di “Occhi chiusi”. Una prestazione discreta nei loro 10 minuti, ma per me ci si poteva aspettare di più, specialmente a livello di resa sonora.
Questo è quanto. Questo è uno split breve e non molto esplicativo delle capacità di questi ragazzi, ma comunque consigliabile all’acquisto se questo è il vostro genere, contando che non si tratta di nulla di imprescindibile proprio per via della brevità della durata.

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