Mooniric «Banquet of Melancholy» [2020]
Recensione
Sinceramente mi trovo in serie difficoltà a recensire questo disco dei Moonric, progetto solista di Lunaria Wistful, un lavoro reso su dodici tracce tra musica elettronica, synth, electro pop e new age che non hanno nulla a che vedere con il metal che noi recensori di “Metalwave” tanto amiamo. In ogni caso, dopo essermi imbattuto nell’ascolto del disco, rilevo che l’ottimo clean di Lunaria va elogiato all’ennesima potenza sia per i suoi forti richiami all’esoterico e al misterioso al punto da potersi concedere con il proprio potenziale ad ogni genere. Le melodie composte ovviamente richiamano i sopra indicati generi sviluppandosi su tappeti melodici ed elettronici di base ed evocando nei contenuti del clean riferimenti a credenze di paganesimo a leggende e a ricordi ancestrali del passato. Altro sinceramente non riesco a sentire anche perché la musica, pur nel rispetto del produttore, risulta ben concepita ma non rientra, come sopra detto, nei gusti di chi scrive. Ciò comunque non può affatto penalizzare un lavoro e soprattutto il tempo e l’estro di coloro che ne fanno parte; per cui se amate Depeche Mode, Bjork e via discorrendo, qui siete a vostro completo agio.
Track by Track
- Northe Lights 65
- Savage Woman 65
- Awakenings (A Meditation) 60
- Impermanence 65
- When I Close My Eyes 60
- The Change 60
- Born From Your Love 65
- Primeval Love 65
- Roots 65
- Ego - Ego (Ridicolous Game) 60
- Light And Dark 65
- Silence 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
63Recensione di Wolverine pubblicata il 15.02.2020. Articolo letto 1458 volte.
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