Hasswut «Atomkrieg» [2020]
Recensione
Non è semplice assimilare questo “Atomkrieg”, nuovo disco degli spagnoli Hasswut band industrial metal alle prese con dieci brani prettamente elettronici e sin troppo moderni e danzanti nei contenuti. Le ritmiche, parificabili ad un party da discoteca futurista post atomico, indubbiamente poco si addicono a quello che questa webzine ed in particolare chi scrive, accomuniamo con il concetto di metal. I brani cantati rigorosamente in lingua tedesca con un caldo clean, si susseguono in maniera simmetrica e paiono un copia e incolla l’uno dell’altro soprattutto per quanto attiene ritmiche e ai contenuti; poco condivisibile il sin troppo abuso dell’elettronica che nulla o poco da spazio ad un qualcosa di più naturale e genuino che probabilmente si apprezza di più. Il synth sprigiona incessantemente i propri effetti appoggiati ad un campionatore elettronico che non da un attimo di tregua. Della tracklist il brano appena più apprezzabile ricade in “Angstlos” forse appena più moderato, poco caotico e appena più ricco di elementi metal. Tirando le somme l’impegno della band, ad avviso di chi scrive, estremizza sin troppo lo stile industrial con un’ingente quantità di elettronica che alla fine, invece di offrire un risultato anche apprezzabile, riesce prevalentemente ad annoiare.
Track by Track
- Der Radioaktive Mann 45
- Scheisse 50
- Worwärts 50
- Atomkrieg 50
- Die Macht 45
- La Purga 45
- Der Weg 50
- Rette Mich 50
- Angstlos 60
- Dreck 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 45
- Tecnica: 50
Giudizio Finale
51Recensione di Wolverine pubblicata il 10.03.2020. Articolo letto 875 volte.
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