La Convalescenza «Palafitte di Creta» [2020]
Recensione
Buon CD nella migliore tradizione del rock alternativo italiano, anche se la risulta difficile dare un giudizio completo data la presenza, nel disco, di sole cinque track. Ottime le sonorità, che soprattutto in “Jakarta” e “Albero maestro”, creano un’atmosfera intima e sognante. Anche nei momenti più “rock”, infatti, sia la musica che i testi disegnano un paesaggio malinconico e dolente, pieno di un senso di precarietà davanti a “un mondo gigante”. Dei testi, anche se piuttosto criptici, quello che rimane impresso non è solo questa sensazione di incertezza e smarrimento, ma anche una certa rabbia e frustrazione, sottolineata spesso da ritmi più incalzanti. Buona la voce del cantante Luca Pifferi e buono anche l’apporto dei musicisti della band, che tradiscono una ispirazione non solo al rock alternativo italiano, ma anche, soprattutto in “Fatti di scambi”, al primo grunge di inizio anni ’90. Ottima anche la produzione, che garantisce la possibilità di un ascolto chiaro e piacevole per chi, come me, ama l’alternative rock. Nonostante, quindi, il disco sia composto di sole 5 tracce, il giudizio è ottimo. Il buon rock fa sempre piacere.
Track by Track
- Uguale al Mare 65
- Albero Maestro 60
- Fatti di Scambi 65
- Jakarta 75
- Palafitte di Creta 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Betty Page pubblicata il 15.03.2020. Articolo letto 836 volte.
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