Black Palle «Black Palle» [2019]
Recensione
Onesto disco di debutto per i Finlandesi heavy/rockers da Helsinki chiamata Black Palle. Nome abbastanza imbarazzante in Italiano per ovvi motivi (“Black Palle” is Italian for “Black balls”), che condensa 48 minuti in 12 tracce di musica facile da assimilare e che deve molto a certo rock anni 80, i primi Saxon e qualcosa dei primi Maiden per qualche fraseggio di chitarra, influenze visibili un po’ in tutto l’album.
Bisogna tenere a mente tuttavia che l’album pur suonando arrogante e potente, non è poi così sopra le righe tuttavia: c’è un cantato sporco e graffiante, ma non si lascia mai andare a acuti enormi, la chitarra suona bene e sa fare begli assoli che però sono rari e non durano molto, e il tiro della sezione ritmica produce dei buoni groove, che però non arrivano mai a suonare, di nuovo, sopra le righe, come ad esempio in un bell’up tempo speed metal. Un disco che dunque non si scompone più di tanto, e che fa dell’impatto la sua forza, colpendo bene nella buona “Rush to the grave”, praticamente i Saxon degli esordi in versione più tamarra, o una “Nuclear holocaust” da inno, o la diretta “And you know the rest”. Questi sono gli episodi migliori di un album che dunque va bene, ma che comunque spreca anche qualche opportunità, con alcune linee vocali non irresistibili tipo il ritornello dell’ultimo brano, oppure l’uso un po’ troppo frequente di sonorità catchy, e per contro a volte una certa voglia di suonare tamarri come in “Gambling with the devil” che ci sta, ma si va un po’ a esagerare, così come esagerato è l’artwork, bello ma decisamente fuori contesto per questo genere e più idoneo a una band death metal che a una hard n heavy.
Appare dunque evidente che il disco di debutto dei Black Palle suona non male, ma è il frutto di una band che suona un po’ acerba, può osare di più e che comunque per ora sembra avere come target più il pubblico finlandese che quello estero, proprio per via di un certo feeling di non sbilanciamento, e questo forse rende il disco discreto ma non imprescindibile. Ciononostante, un ascolto per i fans dei primi Saxon e primissimi Maiden è comunque più che consigliabile.
Track by Track
- Death comes to all 70
- Rush to the grave 70
- Nuclear holocaust 70
- Curse of deadly lake 70
- And you know the rest 70
- Gambling with the devil 65
- Long way to go 60
- heavy metal from hell 70
- Already gone 70
- Stand as a king 70
- Devil's band 70
- Time to die 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il 28.03.2020. Articolo letto 713 volte.
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