Mythology «The Castle Of Crossed Destinies» [2019]
Mythology
Titolo:
The Castle Of Crossed Destinies
Nazione:
Svizzera
Formazione:
Athos Sade :: vocals
Lady Sif :: backing vocals
Aton Dasha :: guitar
Dan Moses :: keyboards
Santo Asteda :: bass
Dana Shettom :: sax, mellotron
Chad Samoth :: drums
Genere:
70s Hard Prog
Durata:
45' 59"
Formato:
CD
Recensione
Onestamente, per come è cominciato e quanto prometteva l’inizio di quest’album dei Mythology, band prog rock vecchio stampo dalla svizzera tedesca, mi aspettavo di più, e invece ci troviamo di fronte a un qualcosa che colpisce bene all’inizio, ma poi va planando e diventa un po’ pretenzioso.
I primi due brani, infatti, mi lasciano a bocca aperta. Dalle poche notizie allegate a questa release, pare che tutto il disco verta su “Il castello dei destini incrociati” di Calvino, ed è incredibile quanto le note dei primi due brani combacino con quell’opera, con un prog rock d’annata che alterna tocchi solenni e imponenti a spigolosità più dure ad aperture musicali mirabolanti, con tanto di strumenti a fiato nel secondo brano che fanno virare tutto su lidi psichedelici e sognanti davvero ineccepibili. Nella parte centrale dell’album siamo su brani brevi (comunque senza forma canzone canonica), introspettivi e quasi narrativi, che rendono bene l’idea, ma si scende un po’ nella parte finale per via del fatto che i Mythology decidono di tirarsela un pochino, con una “The emperor” che conferma le capacità, ma che al contempo suona un po’ troppo allungata e autoreferenziale alla fine nonché con un cantato oversung e quasi troppo drammatico, per concludere con una “Don’t be afraid” che conferma le magagne di cui sopra e non suonando neanche particolarmente necessaria.
Ne risulta un disco a due facce: qualcosa di molto bello e elegante sulle prime, ma anche di meno riuscito verso la fine, come se i Mythology se la sono tirata un po’ prendendosi un po’ troppa confidenza. Peccato, ma ciò non toglie che “The castle of crossed destinies” è comunque il frutto di una band che pare proprio saperci fare e che comunque consiglio a chi ama il prog rock di una volta e (perché no) anche a chi ama il doom metal primordiale. Chissà che saranno in grado di fare con la prossima release...
Track by Track
- The castle of crossed destinies 85
- Missed chances 90
- The moon 75
- Now I'm blind 75
- The emperor 75
- Don't be afraid 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
78Recensione di Snarl pubblicata il 31.03.2020. Articolo letto 1013 volte.
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