Hybridized «Hybridized» [2020]
Hybridized
Titolo:
Hybridized
Nazione:
Italia
Formazione:
Fabrizio Valenti :: Guitar, Backing Vocals
Fabio Mancinelli :: Drums
Marco Patarca :: Vox
Emanuele Gazzellini :: Bass
Andrea Scarinci :: Lead Guitar
Genere:
Thrash / Groove Metal
Durata:
40' 17"
Formato:
CD
06.04.2020
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Interessante ma migliorabile il disco di debutto degli Hybridized da Roma, che con questo Full length auto intitolato ci propongono 40 minuti di una musica che spazia sapientemente tra groove e thrash predominanti, ma lambendo anche altri generi come certo death sia melodico che non e un po’ di hardcore.
È abbastanza chiara negli Hybridized una certa qual voglia di suonare personali infatti, con un andamento spesse volte serrato e molto ritmato scandito da plettrate e doppia cassa, e questa formula compositiva risulta a volte in risultati eccellenti come la buona “House of nightmares” o la migliore di tutte “Live in a lie”, spettrale e minimale ma convincente, oltre alla più diretta e concisa “Voi” conclusiva, con in più una buona chitarra solista a marchiare a fuoco queste composizioni. L’unico problema di questo disco è dato dal fatto che qualche volta gli equilibri compositivi degli Hybridized si starano, e a volte vanno o a proporci brani con riffs un po’ troppo semplici anche se con arrangiamenti positivi, oppure il contrario, con riffs buoni come in “New generation cannibalism” o “Sniper” che vengono in parte ridotti d’efficacia con degli andamenti ritmici un po’ statici e innocui, dove francamente si può fare di più in quanto a originalità. Ne risulta un album che è il frutto di una band potenzialmente capace, ma che deve crederci un po’ di più, deve amalgamare le influenze e forse anche variegare un po’ di più il proprio songwriting senza finire nella facile melodia. Non aiuta la situazione una qualità sonora decisamente più orientata verso l’hardcore che su sonorità più propriamente metal, dando troppo risalto a voce e batteria e meno alle chitarre.
Nonostante qualche neo, il debut album degli Hybridized è comunque positivo ed è il frutto di una band che manifesta una certa voglia di suonare personale e lontana dai cliché, azzeccando in maniera spettacolare qualche brano qui proposto. Se sapranno rodare al meglio la macchina compositiva dal secondo album potremmo sentirne delle belle. Molto consigliato se cercate un disco groove metal che non sia l’ennesima versione dei Pantera incrociata col melodeath.
Track by Track
- Hybridized 65
- Run away 65
- House of nightmares 70
- Live in a lie 80
- Eyes 60
- Girl of panama - Intermezzo S.V.
- New generation cannibalism 65
- Sniper 60
- Slaughterer 65
- Voi 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl pubblicata il 08.06.2020. Articolo letto 1257 volte.
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