Imperivm «Holy War» [2020]
Recensione
Gli Imperivm nascono nel 2010 anche se ognuno dei componenti ha alle spalle una valida esperienza nel mondo della musica.
Con l’intento di fare un power senza fronzoli, ma di sicuro non banale, ci propongono l’ascolto di Holy War con i suoi quasi cinquanta minuti di durata.
Si parte quindi con Time to fight, un buon pezzo dinamico che rimane ben piantato in testa.
In a holy war e Fallen Away sono in pieno stile epic metal con cori e tutto ciò che richiama a gran voce questo genere.
Second Triumvirate ha un tono imperioso sin dalle prime note, lineare e piacevole; 3 headed Monster ha un tocco lieve di folk, ma l’aspetto vincente è dato da un ritornello semplice ed efficace che si apre in un coro abbastanza potente.
Quo vadis domina è uno dei brani più interessanti: la presenza vocale femminile aggiunge un velo di delicatezza e l’interpretazione ne guadagna, il ritmo è semplice, qualche riff, ma il tutto si muove su un contesto quasi ammiccante al rock.
Con Brothers of Legion torniamo a qualcosa di più veloce che rispecchia appieno lo stile adottato dalla band; Sign of the cross è un pezzo tranquillo, forse un pò calante rispetto al mood dell’intero album.
Attraverso Rain of ash ci ricalibriamo per assaporare un buon metal con le giuste contaminazioni e il corretto equilibrio tra grinta ed “epicità”.
Persecution ha un retrogusto vagamente anni ottanta, la melodia è abbastanza essenziale quindi non è una canzone realmente accattivante, a mio parere.
Fear of Messiah è la conclusione ideale perché ha un non so che di glorioso con il coro del ritornello, insomma il brano giusto al momento giusto.
Holy War è un disco non particolarmente originale purtroppo, ma nel suo complesso offre un ascolto gradevole senza creare momenti di noia e nemmeno picchi di adrenalina. Il livello tecnico è indubbiamente alto e basterebbe imprimere un pò più di personalità per renderlo un’opera notevole.
Sono certa che gli Imperivm possano fare di meglio vista la loro capacità nel settore, quindi ci aspettiamo buone cose per il futuro.
Consigliato agli amanti del power e dell’epic metal.
Track by Track
- Time to fight 70
- In a holy war 70
- Fallen away 70
- Second Triumvirate 70
- 3-headed monster 70
- Quo vadis domine 70
- Brothers of legion 70
- Sign of the cross 60
- Rain of ash 70
- Persecution 60
- Fear of Messiah 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 55
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
67Recensione di reira pubblicata il 15.07.2020. Articolo letto 1065 volte.
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