Alfonso Corace «Fo's Room» [2020]
Recensione
Definirei questo disco dell’autore solista Alfonso Corace un disco libero e sperimentale, inteso come il dare impulso ai propri istinti e alle proprie emozioni senza l’influenza da generi particolari o quant’altro. L’autore infatti, nelle dieci tracce di questo “Fo’s Room” dà il via alla propria creatività traendo ispirazione da band quali Novembre, Paradise Lost unificati a qualche momento di impulso più elettronico. L’ascolto del disco in sostanza non è affatto scontato, l’autore attraverso la propria creatività offre un esploso non indifferente di quelle che sono le proprie capacità forgiando ritmiche dal sapore prevalentemente più oscuro per passare a qualche passaggio dalle linee più bluesy fino ad offrire un qualcosa che mai appare essere opprimente o banale favorendo al meglio un contesto fatto di sperimentalità. L’elettronica è l’altro punto che, pur adiuvando l’autore nelle proprie scelte compositive, mai prende del tutto il sopravvento lasciando la genuinità dei distorti come preferenza primordiale, un qualcosa che tende a parificarsi tra heavy, prog, ambient, che mai oltrepassa la linea di confine; non mancano ovviamente anche lead solo abbastanza confacenti con il tutto. Altra particolarità del disco è il supporto che l’autore richiede in qualche brano sia per la parte cantata che per l’ausilio di qualche strumento a fiato nel corso dei momenti come in “Spring” o ancora l’intuitività di “Primitive” fatta di iniziative e di idee assolutamente valide ed efficienti nei contenuti. L’oscurità regna sovrana ma indubbiamente l’effetto reso è unico per il proprio particolarissimo genere. Molto utilizzata dall’autore anche il vocoder dove tende un po’ a robotizzare attraverso parole le proprie fantasiose note dando luogo ad una creatività unica ma soprattutto attraverso uno spazio stilistico compositivo originale e non condizionato a mode o a flussi stilistici che probabilmente e spesso prendono sin troppo piede al punto da soffocare l’essenza e la naturalezza di lavori come questo.
Track by Track
- Serenity 80
- The End 80
- Isolation 75
- Control 80
- Healing 80
- Turning Clear 75
- Primitive 80
- Dream 80
- Spring 80
- People in Disguide S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 90
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
79Recensione di Wolverine pubblicata il 11.09.2020. Articolo letto 1270 volte.
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