Sicktale «Birthday In A Scrapyard» [2020]
Sicktale
Titolo:
Birthday In A Scrapyard
Nazione:
Italia
Formazione:
Giorgio Gibellini :: Vox, Guitar
Ivan Rota :: Vox
Francesco Alfiero :: Guitar
Daniele Malabarba Bass
Attilio Coldani :: Drums
Genere:
Rock / Alternative / Grunge
Durata:
46' 36"
Formato:
CD
09.03.2020
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
“Birthday in a scrapyard” dei Sicktale (che suppongo essere il disco di debutto a causa di una biografia molto striminzita) è un disco che nei suoi 46 minuti e mezzo di musica raccoglie la preziosa eredità musicale lasciata dagli Alice in Chains dei primi album, e riproponendocela in maniera soddisfacente in questo disco, semmai sporcata un po’ da qualche influenza stoner e da sonorità più ariose e alternative in altri momenti.
Non un disco del tutto originale, dunque, ma “Birthday…” riesce nel tentativo di fare affiorare ancora quelle sonorità grazie a un songwriting fresco e ispirato, che prende riffs degli stili suddetti e riesce a plasmarli come vuole, grazie a una chitarra solista che svolge il suo lavoro con estrema perizia e una voce che pur non facendo nulla per suonare corale e in pieno stile primi Alice in Chains, riesce a suonare così avvincente. Per questo motivo vi troverete ad apprezzare una opener come “Glitch”, tanto classica quanto riuscita come le successive due canzoni, o una “Regrets” più chiaramente in stile Alternative americano dei tempi che furono, o i due ideali singoli secondo me dati da “The gambler”, più diretta e ideale esemplificazione del sound, o l’ispirata “Requiem for an asshole”. E poco importa che a volte la band sembra andare un po’ alla cieca come nella superflua “The guest” o una “Amen” il cui arpeggio iniziale è troppo vicino a quello di “Fata Morgana” dei Litfiba, anche se il brano è strutturato che va da tutt’altra parte, visto che tutto è controbilanciato da un entusiasmo e da una ispirazione notevole, che si sente nella lunga “Innocence ends”; dove la band si sfoga per 6 minuti, e nella conclusiva “Weight”, un tributo tanto chiaro quanto onesto alle muse ispiratrici di questi ragazzim dal mood molto alla “Man in the box”.
In conclusione: “Birthday in a scrapyard” non sarà un disco originale, ma sa promulgare la memoria degli Alice in Chains con risultati ragguardevoli. Se non avete dimenticato le gesta di questa band, questo disco dei Sicktale è un ottimo modo per tenere vivi quei ricordi.
Track by Track
- Glitch 75
- The adherent 75
- Trust? Nothing! 75
- Amen 65
- Regrets 75
- The guest 60
- The gambler 80
- Requiem for an asshole 80
- Innocence ends 70
- Weight 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 29.09.2020. Articolo letto 1033 volte.
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