Bobson Dugnutt «Be the Change (Or Whatever)» [2019]
Recensione
Sarà anche un primo Ep di poco più di un quarto d’ora di musica, ma questi Bobson Dugnutt, un curioso quartetto con membri che sono in parte di Reggio Emilia e in parte di Berlino riescono a convincerci con il loro Hardcore ad alto tasso di punk, che suona tanto classico quanto divertente, con l’opener “The clock” a promettere bene con un brano canonico ma comunque incisivo, per passare alla furia Punk/HC della title track, arrivando a inclusioni rock n roll molto divertenti nella parte centrale, e in generale proponendoci un tiro compositivo scanzonato e divertente, che seppur non facendosi notare per personalità, riesce comunque a farsi notare per una bella vivacità del songwriting e che garantisce (quando lo si potrà rifare) delle pogate divertite e dal cuore mentre questa band snocciola i suoi 6 brani, con dei suoni molto tipo presa diretta ma comunque più che comprensibili.
Insomma: inizio divertente per i Bobson Dugnutt, che ci fanno promettere bene. Vediamo come evolveranno per il futuro...
Track by Track
- The clock 70
- Be the change 75
- Raptor Democracy 75
- Jerry The 5th 75
- Warvey Heinstein 70
- Same Old Story 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 19.10.2020. Articolo letto 1020 volte.
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