Salmagundi «Rose Marries Braen» [2019]

Salmagundi «Rose Marries Braen» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Betty Page »

 

Recensione Pubblicata il:
30.10.2020

 

Visualizzazioni:
907

 

Band:
Salmagundi
[MetalWave] Invia una email a Salmagundi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Salmagundi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Salmagundi

 

Titolo:
Rose Marries Braen

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Franco Serrini:: Vocals & Synthesizer;
- Enzo P. Zeder:: Bass & Backing Vocals;
- Francesco Pacifici:: Bass;
Mattia Maiorani:: Drums

 

Genere:
Alternative / Indie

 

Durata:
40' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.11.2019

 

Etichetta:
Karma Conspiracy Records
[MetalWave] Invia una email a Karma Conspiracy Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Karma Conspiracy Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Karma Conspiracy Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Karma Conspiracy Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nuovo disco per i Salmagundi, band di Teramo, la cui caratteristica principale è la totale assenza di chitarre, sostituite da due bassi di Enzo P. Zeder e Francesco Pacifici. Dall’apertura del disco uno si aspetterebbe grandi cose. “Mumbo Jumbo” è infatti la canzone più riuscita, con una ritmica funkeggiante e divertente, che la rende piacevole all’ascolto anche degli amanti della musica più leggera. Dalla seconda traccia in poi, però, il disco prende una parabola discendente. “I ate you” ha ancora un buon ritmo, che la rende interessante, ma lo stesso non può dirsi per le canzoni successive. La musica diventa mono tono, con un andamento troppo identico per tutti i brani che si susseguono, e con intro eseguiti al sintetizzatore troppo lunghi e ripetitivi. Sembrerebbe quasi di sentire un unico lungo componimento che dura per ben quattro canzoni, senza picchi o variazioni su un unico tema. E infine c’è un’ultima canzone, “Rose marries B (W-OMEN), strumentale, che nulla aggiunge al disco, ma è un semplice esercizio di estetica, a parere di chi scrive, piuttosto autoreferenziale. Peccato per la buona partenza, ma, come direbbe qualcuno più bravo di me, è solo “art for art’s sake”.

Track by Track
  1. Mumbo-Jumbo 70
  2. I Ate You! 65
  3. The Big Bother 60
  4. Cheese Fake 60
  5. Cockayne 55
  6. Mrs Braen aka TantaVogliaDelay 55
  7. ROSE merries B (W-OMEN) 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Betty Page pubblicata il 30.10.2020. Articolo letto 907 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.