Gwydion «Gwydion» [2020]
Recensione
La scena folk metal portoghese vanta dei Gwydion, band in auge dal 1995, fortemente legata alla cultura celtica che indicativamente ha avuto sempre un certo impatto nella scena iberica oltre che al di là dell’oceano. L’omonimo album oggi in esame è il quinto della carriera della band, una carriera che ha visto a poco a poco la crescita del combo grazie all’impegno manifestato soprattutto a livello creativo-compositivo. In effetti il lavoro, grazie all’ottima compattezza, va a determinarsi da un brano all’altro dando l’idea di essere convincente nei contenuti; il lavoro in fase di produzione è buono, i suoni sono sempre nitidi e non si impastano tra di loro. Non c’è niente di particolarmente rilevante nelle prove dei singoli musicisti, i quali svolgono con semplicità e precisione il proprio lavoro offrendo un egregio risultato. I brani si presentano su un livello medio alto e differenziano sia nelle tematiche che immancabilmente nel song writing. I numerosi brani, ben 14 che la band ha pressato nel disco posso definirsi altalenanti tra contesto folk, dark un po’ più tirati e via discorrendo dando in sostanza un quadro abbastanza a ventaglio dell’operatività in sé. Molto intensa è “The Bard” lineare compatta e forte di una presa iniziale unica; non male anche “Hostile Halliance”, forte di un buon riff in apertura e di un gioco melodico di sottofondo che fa la differenza; appagante ed in chiave folk è “Gwydion”, brano moderato forte di un discreto portamento sia ritmico che cantato; Ale Mead and Wine” altro caratteristico mix tra folk e viking nuovamente disposto in mid tempo, non particolarmente complesso ma dai contenuti effeicaci. Molto significativo “Hammer Of The Gods” moderato e lento in apertura e nuovamente disposto su un discreto folk misto ad una robusta e intrigante andatura che ci conduce alla conclusiva “A Roda”, motivo acustico cantato in un clean femminile tipicamente epico nei contenuti. Discreto lavoro a chi sa apprezzare sino in fondo l’essenza di un genere come questo.
Track by Track
- Stand Alone S.V.
- The Bards 75
- The Chair Of The Sovereign 70
- Hostile Alliance 70
- Battle Of Aclud Ford 70
- Cad Goddeu 70
- Gwydion 75
- Dead Song 65
- Steed Song 65
- Ale Mead And Wine 70
- A Battle 70
- Pleau Yr Reifft 75
- Hammer Of The Gods 70
- A Roda 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Wolverine pubblicata il 13.11.2020. Articolo letto 1251 volte.
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