Verde Lauro «6 Aprile» [2020]

Verde Lauro «6 Aprile» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
25.11.2020

 

Visualizzazioni:
1138

 

Band:
Verde Lauro
[MetalWave] Invia una email a Verde Lauro [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Verde Lauro

 

Titolo:
6 Aprile

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio Sassi - voice
Davide Dell’Orto - voice
Pier Gonella - guitar
Francesco Marras- guitar
Andrea Grumelli - bass
Mauro Desideri - Keyboards
Federico “Chicco“ De Zani - Drums

Guests:
Marcello Zappatore
Morby

 

Genere:
Power Heavy Metal / Rock Sinfonico

 

Durata:
50' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.11.2020

 

Etichetta:
Elevate Records
[MetalWave] Invia una email a Elevate Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Elevate Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Elevate Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Verde Lauro lo avevamo già incontrato con il precedente lavoro, “Son animali dal mondo”. A differenza del predecessore, “6 Aprile” trova il suo essere su un assetto che è pensato più "live", quindi aspettiamoci sì un ottimo lavoro a livello di composizione, ma dimentichiamoci parzialmente il lato sinfonico dello stesso.
Questo è ciò che sta dietro il nuovo disco di Verde Lauro:”Petrarca incontra Laura per la prima volta il 6 aprile 1327. Laura muore il 6 aprile 1348. I numeri del Canzoniere fanno parte della storia e sono usati simbolicamente. Nessun numero è casuale. A cominciare dai frammenti che compongono il mosaico. 366. Come un anno che si ripete per sempre”.
Prima di addentrarvi all’ascolto di “6 Aprile”, vi suggerisco di leggere qualcosa in merito all’autore, in questo modo si può comprendere appieno il suo impegno nel comporre il tutto.
Detto questo, ecco come si snodano le dodici tracce che abbiamo dinnanzi.
6 aprile 1327 è un’intro rock a Benedetto sia il giorno, pezzo ritmato nel quale figura un testo poetico che si scontra e si intreccia con delle chitarre energiche e un coro quasi gregoriano.
Movesi il vecchierel trova il suo potenziale nell’unione di due voci contrastanti che danno via a un ritornello potente e dinamico, le sonorità tra folk e epic-power riescono a dare un ottimo risultato, nel complesso.
Or che ‘l ciel e la terra e Quando la sera hanno un mood accattivante, la batteria picchia più veloce nella maggior parte del tempo, sicuramente due singoli che su un palco possono rendere in maniera ottimale.
Tutto ‘l dì piango è, come si può dedurre dal titolo, un sipario particolarmente appassionato e drammatico, la disperazione è palpabile in ogni parola e in ogni nota, seppur coperta da una bella dose di energia.
Con lei foss’io è uno dei brani più orecchiabili e meno rock, complice una voce femminile che imprime decisione e un velo di delicatezza al testo.
Già fiammeggiava si muove su una melodia che ammicca al gothic, abbastanza oscura, ma comunque veloce e ben calibrata.
Mille fiate si rivela dolce e ad alta interpretazione vocale, a dispetto di chi sostiene che rock e metal non abbiano una loro vena poetica.
Del Mar Tirreno mi è sembrato una sorta di riassunto in merito a tutto ciò che Verde Lauro è in grado di fare: cantare, suonare, adattare testi/versi/poesie e soprattutto collaborare con altri musicisti senza mettere in secondo piano l’aspetto melodico.
Con E’ questo ‘l nido ritroviamo un contesto folk e grintoso che contraddistingue il nostro musicista e il suo essere poliedrico.
6 aprile 1348 conclude quest’opera, una sorta di outro sinfonica che nulla da e nulla toglie all’ascolto globale.

Verde Lauro è un canzoniere, un musicista competente e curioso che si impegna a fondere poesia e letteratura in note. La sua scelta potrebbe non essere ormai troppo originale, ma come lo fa lui, lo sanno fare pochi. La sua bravura sta nel recitare cantando e suonando, ma anche nel coinvolgere altri artisti inglobandoli nel suo progetto e lasciando loro la libertà di esprimersi. Forse, ascoltato tutto d’un fiato, “6 Aprile” potrebbe non soddisfare tutti al primo momento, ma vi assicuro che Verde Lauro ci sa fare egregiamente e crea una musica che mostra chiaramente la sua firma.
Un disco da avere, forse non di forte impatto come il precedente, ma molto valido.

Track by Track
  1. 6 aprile 1327 S.V.
  2. Benedetto sia il giorno 80
  3. Movesi il vecchierel 80
  4. Or che 'l ciel e la terra 80
  5. Quando la sera 80
  6. Tutto 'l dì piango 80
  7. Con lei fosse' io 80
  8. Già fiammeggiava 80
  9. Mille fiate 80
  10. Del mar Tirreno 80
  11. E' questo 'l nido 80
  12. 6 aprile 1348 S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
78

 

Recensione di reira pubblicata il 25.11.2020. Articolo letto 1138 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.