Reverent Tales «Visceral» [2020]
Reverent Tales
Titolo:
Visceral
Nazione:
Portogallo
Formazione:
Antonio Freitas :: Bass
Carlos Matos :: Drums
Nuno Pereira :: Guitar
Pedro Bendada :: Keyboards
Raquel Nunes :: Vocals
Genere:
Progressive Metal
Durata:
39' 2"
Formato:
CD
20.03.2020
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Più che Prog Metal, io parlerei piuttosto di Heavy Metal con qualcosa di Death Metal per i Reverent Tales, gruppo di Lisbona che con questo “Visceral” arriva al proprio debutto, che condensa circa 39 minuti in 8 canzoni. E va detto si da subito che “Visceral” promette abbastanza bene, ma ci sono alcune cose da maturare e da rendere più scorrevoli.
L’opener “Above me” infatti dice sin da subito la verità sull’album, e costituisce anche il template dei brani, con un andamento mai troppo sostenuto a livello ritmico, ma su cui si staglia un buon mood complessivo e una buona scelta di linee vocali ad appannaggio della cantante Raquel, con un tocco tipo primi Lacuna Coil. Il tutto per un andamento groovy e poco estremo, ma comunque piacevole. Il problema da qui in poi è dato dal fatto che raramente i brani subiscono sostanziali variazioni stilistiche, e pur se non scadono mai (per fortuna) nel plagio, i RT fanno un po’ fatica a proporre qualcosa che non si areni su tempi lenti un po’ narcolettici a volte, nonché su divagazioni che distolgono i nostri da ciò che dovrebbe essere un vero highlight del brano o un ritornello vincente. Questo rende i brani un po’ vulnerabili e per tal motivo se da un lato si apprezzano comunque il mood di “Era of witches” e l’andamento di “Blackened slumber”, dall’altro lascia alcuni brani senza idee sostanzialmente efficaci, come la anonima “Enclosure” o “Empty wonder rivers”. Bisogna aspettare la conclusiva “Creature” per sentire qualcosa in cui la band si lascia andare per proporci un risultato più vario e con più idee, ed è proprio questa una delle cose che fa ben presagire per il futuro.
In conclusione, “Visceral” è un album ancora un po’ acerbo, non molto prog anche se sicuramente metal, in cui a uno stile compositivo ben amalgamato occorre affiancare più idee, personalità e voglia di osare. Promuoviamo questo disco in virtù dei momenti felici che possiamo sentire e lo consiglio a chi cerca un nuovo nome nel metal moderno e vagamente orientato al prog, anche se per il secondo album un certo scioglimento delle articolazioni è cosa auspicabile, secondo me.
Track by Track
- Above me 70
- Era of witches 65
- Visions of carnage 65
- Enclosure 60
- A strange revelation 65
- Blackened slumber 70
- Empty wonder rivers 60
- Creature 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il 28.11.2020. Articolo letto 1265 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.