Directo «...Al Infierno» [2020]

Directo «...al Infierno» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
28.11.2020

 

Visualizzazioni:
1707

 

Band:
Directo
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Titolo:
...Al Infierno

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Voice :: Igor Laurenzi;
- Lead Guitar :: Simone Radicchi;
- Rhythm Guitar :: Alberto Rubechi;
- Bass :: Gabriele Gagliardini;
- Additional Bass :: Stefano Razzolini;
- Drums :: Giacomo Bracchini;

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
29' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.04.2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’esordio degli umbri Directo, denota nella scena underground nazionale l’uscita di un prodotto che definirei plurimo nei contenuti, essendo lo stesso composto da varie correnti che abbracciano l’hard rock, lo stoner e il metal che convogliano all’interno di una compagine di iniziative tutt’altro che generiche. Al di là di una produzione non proprio d’eccellenza, il combo, negli otto brani offerti, si mette in gioco senza alcun pregiudizio generando, tra andature moderate, discreto lavoro di chitarra e ad uno scream dai tratti spiritati e convincenti. In sostanza, il contenuto di questo “Al Infierno” si cimenta nelle ambientazioni dell’inferno dantesco sino a giungere alle tombe infuocate nella città di Dite dove gli eretici attendono all’interno di tombe infuocate il giorno del giudizio; in detto contesto non vengono poi risparmiati desolazione, virtù, eccessi e peccati di ogni genere. Gli otto brani si susseguono in maniera lenta e definita a cominciare da “Enter the Darkness Gte”, dove un sound piuttosto caldo sprigiona sin da subito la iglior indole hard rock della band; segue poi “Electric Phoenix” un brano con un’impulsività maggiore soprattutto dal punto di vista del cantato, assolutamente possente e intenso. Il richiamo allo stoner prende forse meglio corpo su “Immortal King” e “Planet Dying pt.1” due brani particolarmente incentrati su strutture più psichedeliche e desertificate; “Bitches, Whores, and Other Furningshings”, brano nuovamente dall’attitudine più hard rock assai semplice ma pur sempre propositivo; non male neppure “Satan is Friend of Mine”, nuovamente semplice nei contenuti ed efficace nel cantato e nel ritornello; conclude il platter l’acustico “Memories Of A Dead Star”, cantato da un soffuso clean. Un esordio che viene in parte penalizzato da una produzione non proprio top ma che comunque rende l’idea dell’impegno e dei contenuti apprezzabili del disco.

Track by Track
  1. Enter The Darkness Gate 65
  2. Electric Phoenix 65
  3. Immortal King 65
  4. Plante's dieing pt.1 (Empty Oceans) 65
  5. Planet's dieng (pt.2 Burnig Metal) 65
  6. Bitches, Whorses and Other Furningshings 65
  7. Satan Is A Friend Of Mine 70
  8. Memories From A Dead Star 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 28.11.2020. Articolo letto 1707 volte.

 

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