Unalei «Galatea» [2020]

Unalei «Galatea» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
07.02.2021

 

Visualizzazioni:
1185

 

Band:
Unalei
[MetalWave] Invia una email a Unalei [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Unalei [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Unalei [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Unalei [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Unalei

 

Titolo:
Galatea

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Registrato, mixato e masterizzato da Fabio Fraschini al PlayRec di Roma
Karim Federico Sanna: voce, batteria, chitarra, piano, ocarina, flauto, tamburello, djembe, bongo, bastone della pioggia
Fabio Fraschini: basso, basso fretless, co-arrangiamenti; Dario Vero: orchestrazioni, chitarra slide, Glockenspiel, registrazioni e co-arrangiamenti; Federica Catalano: voce; Massimiliano Pagliuso: assolo di chitarra and co-arrangiamenti su ​Gloria​; Natalia Lapshina: voce narrante su ​Aurea mediocritas​; Alessandro Sforza: voce su ​Livida;​ Marinella Sanna, Tiziana Sanna, Teresa Maltone, Federico A. Petitto, Diego Zaccagnini, Fabio Fraschini: coro popolare

 

Genere:
Gothic Metal / Rock

 

Durata:
35' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.12.2020

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
[MetalWave] Invia una email a Metaversus - Press & Promo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Metaversus - Press & Promo

 

Recensione

Sono già passati quattro anni da “Taedium Vitae” e Unalei torna a farsi sentire con “ Galatea " uscito a dicembre 2020.
Quest’ultima opera si concentra sulla riscoperta delle origini attraverso la geografia e l’acqua come elemento di connessione tra i popoli, e Unalei lo fa anche modificando parte del suo operato ponendo l’accento su un aspetto maggiormente operistico con chiari accenni folkloristici.

La cosa interessante è che il componimento del testo avviene in forma poetica e in ben quattro lingue: italiano, spagnolo, russo e inglese.
Al di là degli aspetti meramente tecnici, di cui si deve dare merito a Fabio Fraschini, da notare è la produzione effettuata interamente in maniera acustica senza ausili vari e quasi senza nessun editing, proprio per dare coerenza al progetto stesso e renderlo il più naturale possibile.
Tra gli ospiti presenti troviamo: Alessandro Sforza (Ars Onirica, Invernoir), Dario Vero, Fabio Fraschini (Arctic Plateau, Novembre), Federica Catalano (ex Lenore S. Fingers), Massimiliano Pagliuso (Novembre).

Eccoci quindi al nostro ascolto.

La bussola è un’intro breve e soave che ci avvicina ad Anarada, una traccia dai contorni folk e gipsy che ci porta in un’ambientazione particolare.
Suoni di passi, di un cavallo al trotto e di un fiammifero che si accende per “Odense, 24th of December, 1848”, la quale ci preannuncia The Little Matchgirl, cantata con estrema delicatezza nel rispetto della storia, l’accompagnamento con chitarre acquista un ritmo leggermente più veloce nella parte vocale maschile, aprendosi poi brevemente dalla seconda metà, c’è solo un suono di sottofondo che disturba la melodia altrimenti bella e ben studiata.
Eccoci a Gloria, brano latino in tutto e per tutto, a tratti un pò alla Carlos Santana, anche il testo in spagnolo aiuta a immergersi in questo mood, scelta particolare quella della doppia cassa sparata a mille un pò prima della fine.
Azalea si rivela intensa e soffusa, trattasi di un folk che si basa su una percezione di malinconia e riflessione, pacatezza e ricerca interiore.
Attraverso il suono di un carillon (Portagioie), ci addentriamo nell’ascolto di Livida, poetica e romantica con una nota di malinconia.
Nuovamente un’introduzione, Aurea mediocritas, per poter raggiungere Lola, brano con diversi tempi e sviluppi contrastanti: si passa con facilità da momenti pacati e soffusi, a quelli di rabbia e canzonatori.
Il tutto si conclude con la versione lenta di Anarada, “vestita” in modo etereo e delicato.
Nonostante Galatea non abbia molto in comune con il mondo del metal, se non per alcuni momenti di batteria e chitarre, è sicuramente un album che merita la nostra attenzione.
Unalei ha creato un disco lineare, spoglio e al contempo ricco di storia-leggenda-folk ed elementi che arricchiscono il contesto di base.
Sicuramente è un lavoro che non piacerà a tutti proprio per la scelta del genere, ma personalmente l’ho trovato godibile e intenso, a volte con scelte di stile un pò incomprensibili, ma piacevole nel suo essere.

Track by Track
  1. La bussola S.V.
  2. Anarada 70
  3. Odense, 24th of December 1848 S.V.
  4. The little matchgirl 70
  5. Gloria 70
  6. Azalea 70
  7. Portagioie 70
  8. Livida 70
  9. Aurea mediocritas S.V.
  10. Lola 65
  11. Anarada (slow version) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di reira pubblicata il 07.02.2021. Articolo letto 1185 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.