0-NUN «The Shamanic Trilogy» [2021]
Recensione
0-NUN è un progetto dal Brasile che con questo “The shamanic trilogy” ci ristampa i propri primi 3 Ep, per una triade compositiva che rasenta i 70 minuti di un black metal dal sapore industriale a volte, rumorista in altre e gelido e cosmico in altre ancora, per un risultato che tocca lidi compositivi inconsueti, come i primi Diabolicum e certi Limbonic Art.
Le atmosfere non del tutto sintetiche ma grezze, livide e rumorose sono infatti ascoltabili nella prima parte della trilogia, con un tocco spettrale e un uso di synth copioso, che va a coprire buona parte delle chitarre ma non una drum machine abbastanza finta. Nonostante la qualità sonora un po’ povera, comunque, il sound è all’altezza, e si nota in “The airless cold presence”, specialmente verso la fine, dove ci si lancia in dei chiaroscuri di atmosfere particolari, per andare a citare qualcosa nientemeno che dei Deathspell Omega nel terzo brano. La seconda parte della trilogia è più mostruosa che industriale, con un sound sinistro e solo a volte apocalittico, reso ancora più inquietante da suoni estranei al metal, come l’intermezzo di tromba in “The volumetric of oblivion” che aggiunge una componente beffarda e spiazzante, un po’ alla Imperial Triumphant. Questa componente avantgarde va affermandosi nella terza parte della trilogia, che è anche quella dove il sound di 0-NUN va definendosi maggiormente, usando anche idee vincenti, come nello stacco centrale di “Meticulously measuring my emptiness”, o nei botta e risposta da un mood cosmico a uno più astratto nell’ottavo brano.
Insomma: formalmente non perfetto, specialmente per i suoni, ma il potenziale c’è eccome, e spero che si sia notato dai nomi illustri che ho scomodato per descrivere il sound di 0-NUN, che unisce l’avantgarde al freddo sintetico dell’industrial black metal più suonato e meno orientato all’elettronica in sé, per un risultato notevole e da non sottovalutare. Da tenere d’occhio, e poco me ne importa del sound non all’altezza.
Track by Track
- Part I - 1. I, The Void, Embrace 75
- Part I - 2. The Airless Cold Presence 75
- Part I - 3. I Call Myself Agony and Torment 80
- Part II - 1. I Will Only Exist In Absence 80
- Part II - 2. The Volumetric of Oblivion 75
- Part II - 3. The Last Acres of Amazonia 80
- Part III - 1. Meticulously Measuring My Emptiness 85
- Part III - 2. Towards The Infinite Dismay 85
- Part III - 3. The Sound of Antimatter 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
80Recensione di Snarl pubblicata il 04.03.2021. Articolo letto 702 volte.
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