Dammercide «The Seed» [2020]
Recensione
Il nuovo platter dei Dammercide è un prodotto che all’inizio potrebbe sembrare interessante: in bilico tra soluzioni Djent, Progressive e chi più ne ha più ne metta, propone un pastiche di riffing aggressivo, tempi storti, chitarre ribassate e assoli ben studiati, il tutto assieme ad una voce cangiante e aggressiva.
Tutto bene, direte voi, e invece “no”.
Il disco possiede infatti, diversi difetti non poco importanti per il sottoscritto, nonostante l’onesta bontà della proposta; il soloing, di pregevole fattura, rimane comunque molto incerto riguardo alla direzione melodica e alla scelta delle note, molto stereotipata e scolastica, la voce molto Warrell Dane non “prende” e non sembra nemmeno il tipo di vocalità adatta al tipo ti proposta musicale, nonostante sia generalmente intonata, il riffing si assomiglia veramente troppo di pezzo in pezzo, quasi a voler sfoggiare l’utilizzo di chitarre molto ribassate, stile “guarda quanto sono bravo con la 7 corde” più che un riffing consapevole e “abile”, i ritornelli sono stanchi e senza “grip” o mordente, e poco di quello che si ascolta rimane veramente in testa, un dettaglio non poco importante anche in questo tipo di genere, la produzione, andando avanti, a tratti interessante, avrebbe giovato un sound meno robotico (stile Fear Factory) per un qualcosa a metà tra il naturale e l’ultra triggerato (sempre stile Fear Factory), ma qui si va su una mera opinione personale e non “oggettiva”.
Belli gli intermezzi clean così come l’atmosfera generale, tuttavia nonostante il disco si salvi “in calcio d’angolo”, ci sono fin troppe sbavature fin troppo importanti nel songwriting e negli arrangiamenti così come nella produzione per promuovere questa proposta in pieno al 100%.
La band comunque suona molto bene e a tratti sfoggia una tecnica davvero importante, cosa non da poco, e sono sicuro che in altri tentativi discografici saranno in grado di sfruttare al pieno le loro potenzialità.
Track by Track
- Octagon 60
- Hunter 65
- The Artifact 65
- The Seal 65
- Spider 65
- The Knot 65
- Fractal 65
- The Tree 65
- The Godfader 65
- The Comet 65
- The Dance 65
- The Roots 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 90
- Originalità: 55
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
68Recensione di Ozymandias pubblicata il 06.03.2021. Articolo letto 985 volte.
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