Recensione

Avevo già sentito qualcosa dei Volvodrivers da Monfalcone, e devo dire di esserne rimasto piacevolmente impressionato, con le premesse fortunatamente rispettato in questo nuovo “Non importa.. ancora”, che credo sia il quinto full length.
E le premesse sono rispettate decisamente, con un rock ben fatto e ormai con una certa personalità e sicurezza delle proprie capacità, che non devono dimostrare niente, e che obbligano l’ascoltatore ad ascoltare l’opener sicura e ben composta invitandolo bene, ma è dal terzo brano in poi che i Volvodrivers cominciano a fare sul serio, col ritornello più che centrato di “Non è impossibile”, i bei riffs e arrangiamenti di “Radici” e “la mia città” e il groove di “La valanga”, tra l’altro dotato di un buon ritornello, e come se non bastasse i Volvodrivers ci dimostrano pure di saper passare da ciò che sembra un episodio meno distorto come “Eterno inverno” a qualcosa di movimentato e rockeggiante, segno che questi ragazzi non subiscono gli stilemi delle loro composizioni, ma li dominano facendoci ciò che vogliono. Questo è “Non importa… ancora”: è un album fatto da una band ormai perfettamente matura e potente, che sa massimizzare il tiro delle proprie composizioni e stupirci con soluzioni stilistiche notevoli e perfettamente arrangiate. Al diavolo le etichette musicali: questo è uno dei pochi dischi rock fatto come si deve. Altro che boiate come gli Imagine Dragons.

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