Mindfar «Prophet of the Astral Gods» [2021]

Mindfar «Prophet Of The Astral Gods» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
04.04.2021

 

Visualizzazioni:
1416

 

Band:
Mindfar
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Titolo:
Prophet of the Astral Gods

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ignacio Rodríguez – Vocals
Claudia Beltrame – Vocals
Anders Skold – Vocals
Guido Macaione – Vocals
Tom-Vidar Salangli – Vocals
Alex Mele – Guitars
Alessandro Battini – Keyboards
Manuele Di Ascenzo – Drums
Andrea De Paoli – Keyboards
Jahn Carlini – Guitars
Micael Branno – Bass

 

Genere:
Metal Opera

 

Durata:
1h 7' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
22.02.2021

 

Etichetta:
Undeground Symphony Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Mindfar, progetto con nomi di tutto rispetto, si presenta con il secondo album e con tante idee al suo interno.
Senza perderci in chiacchiere, dedichiamoci a un ascolto attento e quanto più possibile scrupoloso.
La intro Civilization gift ci permette di entrare in punta di piedi all’imperiale Keeper of your destiny, una song di forte impatto che racchiude l’energia di un power epic metal ben fatto e ad elevato livello tecnico.
Proseguiamo con lo stesso ritmo incalzante e maestoso con The eye of Ra, anche in questo caso l’importanza data ai cori e al ritornello, ci fa comprendere quanto i Mindfar facciano una musica che si esprime al meglio su un palco.
Con Heroes and wonders troviamo un mood sognante ed etereo assai godibile, gli “stacchi” di tempo permettono di assaporare appieno l’intreccio vocale presente e l’interpretazione che ne viene data.
One prophet è leggermente differente rispetto alle altre tracce: introspettiva e con una sorta di sentimento di rivalsa, è sicuramente più “calma” e un pò troppo lunga, ma compensa con un livello riflessivo e tecnico più intensi che mai.
Ci accostiamo a un momento decisamente più accattivante con Sent from the stars; Walls rappresenta il meglio dei Mindfar con il suo stile epico e corale, il coro da stadio e l’energia che riesce a trasmettere.
Beyond the edge of the world è un brano acustico soffuso e delicato che evidenzia il lato poetico della band.
Revolution è una traccia abbastanza melodica nel quale avviene uno scambio tra due voci di genere e stile diverso, ritmata e veloce il giusto.
Con Rapsodia sembra di ascoltare vari brani, senza alcuna voce, intrecciati tra loro; Spirits of war mostra la sua essenza con la presenza massiccia di cori, chitarre che marcano un ritmo epico e potente, una dinamica che non delude.
Ascended to divinity conclude in maniera interessante quest’opera così ricca, attraverso un metal complesso e teatrale.
Detto questo, il secondo lavoro dei Mindfar è sicuramente coerente e scrupoloso nei dettagli che lo compongono. Le varie e importanti personalità che fanno parte del progetto si sentono tutte, così come le loro radici e il background.
Ci sono delle piccole pecche: troppe tracce che rendono il disco un pò carico; troppi scambi vocali che fanno perdere la bussola su chi faccia cosa; bisognerebbe dare un pochino più spazio alla musica e non solo ai testi e alla loro interpretazione, a volte un pò confusa e poco emotiva.
Nonostante questi piccoli dettagli, Prophet of the astra Gods è ben fatto e studiato con cura, suonato da gente competente e di talento.
Si può sempre migliorare, certo, ma i Mindfar stanno percorrendo il sentiero giusto.

Track by Track
  1. Intro - Civilization Gift S.V.
  2. Keeper of Your Destiny 70
  3. The Eye of Ra 70
  4. Heroes and Wonders 70
  5. One Prophet 70
  6. Sent from the Stars 70
  7. Walls 70
  8. Beyond the Edge of the World 70
  9. Revolution 70
  10. Rapsodia 60
  11. Spirits of War 70
  12. Ascended to Divinity 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
67

 

Recensione di reira pubblicata il 04.04.2021. Articolo letto 1416 volte.

 

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