Nanga Parbat «Downfall And Torment» [2021]

Nanga Parbat «Downfall And Torment» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
16.04.2021

 

Visualizzazioni:
1485

 

Band:
Nanga Parbat
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Titolo:
Downfall And Torment

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Pedruzzi – Growl and clean Vocals;
- Flavio Cicconi :: Electric Acoustic Guitar;
- Edoardo Sterpetti :: Electric Guitar, Orchestration;
- Enrico Sandri :: Bass Guitar;
- Giulio Galati :: Drums;

 

Genere:
Progressive Death Metal

 

Durata:
52' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.03.2021

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

“Downfall and Torment”, debutto dei Nanga Parbat, si presenta come un album di matrice death metal progressive sinfonico incentrando in un’ora scarsa di ascolto, nove brani ricchi di pathos, potenza e tante storie da raccontare. I contenuti del disco presentano un tenore moderno nei contenuti, spesso caratterizzati anche da orchestrazioni che generano tutto il proprio potenziale anche su un songwriting ricco di tematiche, come si accennava, che ripercorrono l’incertezza, la fragilità umana, unitamente agli errori dell’uomo e ai propri tormenti. In sostanza il clima del disco, al di là di una buona dose tecnica di contenuti, determina un ascolto attraente fatto di numerosissimi passaggi melodici alternati ad intro acustici di livello. Anche i riff sono di enorme portata al pari delle ritmiche monumentali che trasmettono moltissimo pathos, classicismo ed epicità; nel corso dell’ascolto si percepisce appieno il messaggio che la band vuole trasmettere all’ascoltatore, facendolo immedesimare in maniera quasi reale all’interno del contesto desiderato. Nove brani che, a partire dalla prima traccia ispirata a Shakespeare, decretano musicalmente la miglior esperienza del teatro inglese; molto sentito il brano “Blood Death e Silence”, vera potenza che affianca incredibili melodie alla forte compattezza di riff coesi e potenti unificato ad un’alternanza tra clean e growl; molto epica sin dalle prime note “Tidal Blight” destinata poi a squarciare con tutta la propria forza e tecnica ogni dubbio; convincente ancora una volta la congiunzione cantata in duplice modalità; ancora unica nel proprio genere anche la cupa e oscura “Curse Of The Thaw” nuova incredibile forza che convince ancora una volta della sopraffina tecnica della band; vera opera definirei anche “ Downfall And Torment”, un brano di oltre i dodici minuti di ascolto che decreta la perfetta congiunzione della band, nelle sue intricate e magnetiche soluzioni sonore, con notevole livello e immancabile, ingente spessore. Il disco, forte di un death metal sinfonico, risente di una notevole influenza classica e barocca che apporta, al di là di uno stile personalissimo ed eccelso della band, quel giusto approccio da cui in sostanza tutto è cominciato. Per quanto mi riguarda, nell’ambito di questo genere, è al momento uno dei migliori dischi dell’anno made in Italy.

Track by Track
  1. The Edge of an Endless Waterfal S.V.
  2. Through a Lake of Damnation 85
  3. Blood, Death and Silence 85
  4. Tidal Blight 80
  5. Demon in the Snow 90
  6. Obscure Rains 90
  7. Curse of the Thaw 80
  8. Downfall and Torment 90
  9. Breath of the Northern Winds 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
86

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 16.04.2021. Articolo letto 1485 volte.

 

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