Vailixi «A Trip To Venus» [2020]

Vailixi «A Trip To Venus» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
09.05.2021

Band:
Vailixi

Titolo:
A Trip To Venus

Nazione:
Italia

Formazione:
- Cristiano Tommasini :: chitarre;
- Gianluca Bianco :: vocals;
- Matteo Chiarini :: batteria;
- Andrea Veronesi :: chitarre;

Genere:
Stoner / Rock

Durata:
27' 50"

Formato:
CD

Data di Uscita:
20.11.2020

Etichetta:
B District Music

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Intrigante definirei il debutto dei Vailixi, una band che riesce ad incentrare melodie ricche di stoner rock, metal, alternative il tutto con un’overdose del vecchio groove anni ’90. L’album dove emerge tutto questo si chiama “A Trip To Venus” e rappresenta in sostanza un viaggio cosmico tra stelle e pianeti a bordo di un camper con le mille avventure che ne possono immancabilmente derivare il tutto musicalmente parlando ricco di incessanti melodie. Il disco si struttura in otto tracce, ciascuna delle quali dedicata ad un pianeta, meta dell’interminabile viaggio della band, dove emerge la voglia di incentrare il potenziale non tanto nel mettersi in evidenza per risultare scontati ma soprattutto per dire alla propria platea che la band esiste, che sa fare compiutamente il proprio lavoro e che è in grado di accettare ogni possibile sfida. Dopo l’apertura affidata a “Earth” abbastanza sobria tra groove e divertimento vario la band tira fuori gli artigli e si fa apprezzare per la grinta che la contraddistingue in “Venus”, brano molto potente e melodico che fa colpo nella giusta maniera; segue “Pluto”, appena di livello inferiore ai precedenti per una certa ovvietà che emerge per l’intero brano, subito seguito da “Uranus” appena più determinante dai contenuti quasi più grunge che non stancano per la nuova grinta del clean in versione più aspra; da ricordare ancora le successive “Mars” e “Mercury”, due vere colonne per il disco nuovamente ricche tra groove e melodie e forti di buoni ritornelli cantati e ovviamente suonati; “Saturn” si concentra sulla propria melodia mentre la conclusiva “Jupiter” dà vita ancora una volta ad incessanti groove mai scontati e sempre all’altezza della situazione. Un debutto che ha ancora qualche punto da focalizzare ma che nel complesso può puntare sulla carta dei Vailixi, una carta decisamente vincente.