Havenlights «Songs of Autumn» [2021]
Havenlights
Titolo:
Songs of Autumn
Nazione:
Italia
Formazione:
Francesco Bertolaccini Bass, Orchestral arrangements
Daniele Davalle Guitars
Alessandro Petri Keyboards
Linda Raffaetà Vocals
Genere:
Power Metal
Durata:
48' 0"
Formato:
CD
11.02.2021
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli Havenlights arrivano sulla scena con un esordio dalla bella copertina e dal titolo malinconico, Songs of autumn.
Il genere proposto è proposto da migliaia di altri gruppi, ma non per questo ci dobbiamo lasciare influenzare con preconcetti inutili, anzi.
Abbiamo quindi l’occasione di concentrarci sull’ ascolto di un lavoro giovane e fresco.
Un inizio trionfale viene affidato a Icarus rising, la quale ci conduce dritti alla melodica Reckless angel, canzone orecchiabile che si accosta a sonorità power del tipo scandinavo.
Long lost Rhyme si rivela interessante: il suo sviluppo ci rende partecipi di una fiaba in divenire in cui abbiamo momenti più soavi, ma anche più “heavy” ed energici.
Till I’m gone e Sands of time hanno un bel potenziale da palco data la loro dinamica energica e diretta; In my dreams è la ballad del disco, delicata e piacevole, con un lieve accenno folk.
Fade away rappresenta, a mio parere, la sintesi dello stile della band: orecchiabile con una punta di gothic, intensa ed equilibrata.
Havenlights è una scoperta della durata di ben tredici minuti e mezzo: un inizio quasi “ambient” che fa pensare sia un brano senza voce, uno sviluppo inaspettato che si snoda attraverso momenti più calmi alternati a un metal melodico con chiari elementi sinfonici, una montagna russa di emozioni e tempi che si esaurisce con un ritornello in sfumare, il risultato finale è teatrale e maestoso, ma anche gradevole.
Songs of autumn è vero, non brilla di un’estrema originalità, ma è pulito e ben fatto. In sé, ha un’energia positiva, trasmessa da artisti che hanno tanta voglia di fare e sembrano avere le idee in chiaro sul loro percorso.
La loro musica ha evidenti riferimenti legati a band nordiche come i Nightwish, Sonata Arctica o Stratovarius, tuttavia c’è sicuramente qualcosa in più, qualcosa di diverso che rende questa band interessante.
Mi è piaciuta la voce di Linda, è chiara e cristallina, evita virtuosismi che “cozzerebbero” con la musica; inoltre, ho trovato davvero convincenti due o tre tracce del disco, sia per gli arrangiamenti che per la loro tecnica.
Già solo per questi punti, mi sento di consigliare l’ascolto (ed eventuale acquisto) di Songs of Autumn perché, a volte, non c’è bisogno di doppia cassa e riffoni per convincere gli amanti del metal.
Track by Track
- Icarus rising 70
- Reckless angel 70
- Long lost Rhyme 75
- Till I'm gone 70
- In my dreams 70
- Fade away 75
- Sands of time 70
- Havenlights 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 60
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di reira pubblicata il 31.05.2021. Articolo letto 898 volte.
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