Wreck-Defy «Powers That Be» [2020]

Wreck-defy «Powers That Be» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
07.07.2021

 

Visualizzazioni:
568

 

Band:
Wreck-Defy
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Titolo:
Powers That Be

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
Aaron Randall :: vocals
Matt Hanchuck :: guitars
Greg Christian :: bass
Dave O'Neal :: drums

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
50' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.11.2020

 

Etichetta:
Punishment 18 Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bel terzo disco per i thrashers canadesi/statunitensi Wreck-Defy, che si presentano a noi con una formazione abbastanza rinomata, dove risultano Greg Christian ex Testament al basso e Aaron Randall ex Annihilator (anche se dopo quest’album è stato sostituito), il tutto per 51 minuti di un thrash molto dall’andamento mosso più che violento, e dal tocco chiaramente old school, vista l’evidente influenza dei Testament d’epoca in brani come “Scumlord” o “I am the wolf”, che tra l’altro è anche la più veloce, anche se la melodia presente e la timbrica vocale vagamente più alla Accept per la cantabilità differenziano un po’ il tutto.
Ne risulta un album francamente convincente per quanto ci ricorda il passato, con l’opener “Beyond H8” potente e comunque caratterizzata da un andamento vivace e potente, ma sin da quello successivo si fanno notare altri trademark, che consistono nella coralità dei ritornelli, nonché in una chitarra efficace, e questi due premi confluiscono nella grande “Skin”, un brano che massimizza i punti migliori di questa band e li concentra per un brano da paura, insieme alla già detta “Scumlord” e alla più veloce “I am the wolf”, senza nulla togliere agli efficaci arrangiamenti di “Freedomless speech” e di “Drowning in darkness”. Il tutto con solo un neo, ovvero la qualità sonora: “Powers that be” e resta un disco godibile, ma stranamente per qualche motivo la chitarra spesso si perde nel mix e suona percettibile ma anche un po’ confusa, ben lungi dal suono tagliente che questo genere richiede, e per quanto il muro sonoro è comunque presente ed efficace, la chitarra nitida avrebbe reso questo disco ancora più buono, e invece le pur buone qualità del chitarrista Hatt Hanchuck non eccellono come dovrebbero.
Nonostante questo neo del sound, “Powers that be” dei thrashers Wreck-defy è e resta comunque un buon album. Forse a livello di assoli e di sound si può fare di più, ma ciò non toglie che questo disco merita eccome.

Track by Track
  1. Beyond H8 70
  2. Pwers that be 70
  3. Skin 80
  4. Drowning in darkness 70
  5. Space urchin 70
  6. Scumlord 75
  7. Freedomless speech 70
  8. Goodbye to misery 70
  9. I am the wolf 80
  10. On the other side - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl pubblicata il 07.07.2021. Articolo letto 568 volte.

 

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