Demande à la Poussière «Quiétude Hostile» [2021]
Recensione
Molto buono questo secondo album dei francesi da Parigi chiamati Demande à la Poussière, che in 51 minuti e mezzo del loro mix tra sludge, doom (predominanti) e black metal, con un tocco di avantgarde riescono a convincerci delle loro capacità.
Infatti, ciò che rende “Quietude hostile” un disco riuscito, è l’atmosfera horrorifica e tetra presente in tutto l’album, dove sin dalla opener “Leger gout de souffre” si sente un sound doom sludge dissonante e dove le parti veloci successive sono comunque ben amalgamate a quelle lente, mentre le chitarre rombano nello sfondo come dei nembi neri, e se la cappa asfittica di “Morphème” ci colpisce, con alcuni passaggi anche djent alternati ad altri più atmosferici e corali, i DALP fanno davvero male con la spettrale colonna sonora della title track, molto visionaria e che evolve in un crescendo parossistico e sempre più rumoroso. Non è da meno la più solenne e più tipicamente black metal “Bois de justice”, forse perché scioglie un po’ le articolazioni dal torpore mefitico dello sludge e lascia i DALP liberi di sfogarsi un po’. Conclude gli highlight del disco la lunga “Expiravit”, che in 9 minuti sembra dapprima proporci una summa compositiva dell’album, tranne poi rivelare un mood più notturno dato da un sassofono presente in tutto il brano. Ok, non è una soluzione musicale esclusiva (Carpathian Forest e Pensées Nocturnes l’hanno già fatto), ma funziona benissimo e mitiga sapientemente l’atmosfera, non puntandola tutto su chitarre troppo rombanti e invadenti.
Insomma: disco davvero riuscito. Il vantaggio dei Demande à la poussiere è quello di utilizzare un genere come lo sludge/doom, e di riuscire a farlo suonare ben dinamico e sciolto, con cambi di atmosfera all’interno di brani sempre orientati verso un certo feeling horror che donano respiro alle composizioni e riescono a fare respirare i brani, che non suonano affatto troppo monodirezionali. Disco consigliabile per gli amanti dello sludge/doom ma soprattutto anche per chi ama sonorità horror e che lambiscono il black metal. Una fetta di pubblico dunque abbastanza vasta, e questo non è certo qualcosa da poco in un tale genere musicale.
Track by Track
- Leger gout de souffre 75
- Morpheme 80
- Erethisme 75
- Quietude Hostile 85
- Perdu 75
- Bois de justice 85
- L'oubli du constraste' 75
- Expiravit 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
77Recensione di Snarl pubblicata il 15.07.2021. Articolo letto 904 volte.
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