Alfa Prog «A Dreamsophical Journey» [2020]
Alfa Prog
Titolo:
A Dreamsophical Journey
Nazione:
Italia
Formazione:
Alessandro Esposito :: vocals, electric guitar, keyboards, piano and drum machine
Fabrizio Felici :: electric guitar, acoustic guitar and electric bass
Genere:
Rock / Metal Progressive
Durata:
1h 9' 23"
Formato:
CD
26.12.2020
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Questo disco degli Alfa Prog è uno di quei casi in cui l’album non è certo perfetto nei suoni, ha pure la drum machine che nel prog metal è una cosa abbastanza nefasta, in più pur se non fatto da debuttanti (i due ragazzi hanno già esperienza con altre bands) la cover un po’ vaga non faceva presagire granché di buono, e mi apprestavo a sentire 70 minuti o quasi di sofferenza.
Fortunatamente però non è così: certo i suoni non sono un granché e specialmente i piatti vanno a coprire un po’ le chitarre, ma se già il secondo brano riesce a mettere le cose in chiaro, è da “Evolution” che i nostri si rivelano capaci di tessere le loro trame, con un buon ritornello e un intreccio musicale interessante, mentre “Progress” centra molto bene l’inizio con questo stile un po’ alla Dream Theater di metà anni 2000 seppur ridimensionati, per un risultato forse neanche troppo prog (qua e là sembra più di sentire gli After Forever), ma lo stile c’è e gli arrangiamenti di chitarra sono positivi, e gli AP ci sanno fare anche quando si tenta la carta della ballad di “Freedom”, con inaspettata ripartenza più mossa finale (e veloce verso la fine). Questi brani all’inizio sono anche probabilmente i migliori dell’album, che da qui in poi ci propone un sound un po’ più onirico, meno cantato, ma anche capace di andare su tempi dispari come “A journey…”. E prima di accorgertene, si arriva a buona parte dell’album trascorso, con un disco che vola via in quanto a minutaggio, segno evidente che gli Alfa Prog non si trascinano, ma sanno dominare la loro proposta Prog Metal, per forza di cose non molto arzigogolata in quanto ad arrangiamenti, ma comunque capace di proporre buoni soundscapes ed evoluzioni sonore nei loro brani.
Insomma: probabilmente la carenza di membri adatti a suonare questo tipo di musica ha fatto sì che gli Alfa Prog pubblicassero il loro brano così, ma detto questo i loro brani non suonano affatto incompleti, non rifiniti o pretenziosi, ma al contrario molto gradevoli, semmai dove una certa diversificazione delle canzoni avrebbe aumentato la resa del disco (del tipo: una ballad completa o un episodio totalmente fuori di testa erano leciti), ma non si tratta di qualcosa che ci manca granché. Ben fatto, e se i Dream Theater di metà carriera sono ciò che vi stimola, date una chance a questo “A dreamsophical journey” degli Alfa Prog.
Track by Track
- The sleep of consciousness - Intro S.V.
- Philosophical path 70
- Evolution 75
- Progress 75
- Freedom 75
- Mind's revolution 70
- The oneironaut 75
- Lucid dream 75
- A journey through the inner universe 75
- Questions of a lifetime 70
- Escaping light 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 28.08.2021. Articolo letto 1018 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.