Recensione

Con un artcover che ricorda non poco quelle della band neofolk, ambient Arditi i cui dischi paiono ogni volta introvabili proprio per il pregio che li caratterizza, i black metal Solitudo, rilasciano “Hegemonikon” un Ep di cinque tracce che arricchisce il genere predetto attraverso l’inserimento di orchestrazioni. Dopo l’uscita di alcuni precedenti lavori, i contenuti di questo progetto che parte comunque da una base black anche ben disposta, si rifanno ai contenuti dei precedenti lavori e, ancora una volta la band, anche se non si tratta di un full lenght completo, ci omaggia di una buona ventata di sano black metal tutto rigorosamente made in Italy. Partendo dallo scream growl esternato in lingua madre, il combo incentra tutto il proprio potenziale offrendo schemi piuttosto dinamici e sempre coadiuvati, come già sopra accennato da orchestrazioni. Le cinque tracce, quattro se togliamo l’intro, rappresentano dei capitoli che ripercorrono tensioni e conflitti interiori il tutto con l’evocazione di percorsi spirituali, mentali e fisici che inevitabilmente ben coinvolgono l’ascoltatore. Dominante non poco il contenuto di “Vita Est Proelium I” brano strutturato in due diverse parti ricche di pathos e ambientazioni uniche che poi conducono alla quasi funebre esecuzione di “Hegemonikon II” che si propaga per oltre otto minuti in maniera moderata ma pur sempre fermamente coesa ai sani principi del black metal. Un Ep che auspichiamo rappresenti un assaggio di un nuovo, quanto prossimo full lenght ricco di oscurità, pathos e cultura.

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  Solitvdo
  Demo MMXII [2012]

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