Kolossus «K» [2021]
Recensione
Non è molto semplice l’approccio a questo nuovo disco di Kolossus intitolato “K” a cominciare da un sound poco pregevole a cui si associa anche una produzione di livelli tutt’altro che eccelsi; molto similare nei contenuti al suo predecessore uscito non più tardi di un anno fa, le otto tracce proposte dalla one man band, sotto un profilo emotivo non offrono molto, indubbiamente per la stessa struttura dei brani che pare essere abbastanza similare tra un brano e l’altro dove trovano alternanza le classiche sfuriate con contesti acustici e via discorrendo. Indubbiamente ciò che però penalizza il disco è la sensazione di non essere molto in linea con la realtà dando l’impressione di suonare un po’ secondo un criterio tutto proprio che è poco condivisibile con chi scrive queste righe. Tutto sommato l’autore ha dote ma dovrebbe, a sommesso avviso di chi ascolta, adottare un criterio del songwriting un p’ diverso tale da offrire più coinvolgimento, maggiore ambientazione e più pathos. “Be light To The Dark”, lascia un po’ a desiderare nei contenuti a cagione di una linea compositiva abbastanza monotona e poco coinvolgente, al pari di una sorta di accozzaglia ritmica che si antepone negli otto minuti abbondanti di “Heartless Horned Kings”; anche “ The Last Of The Titans”, con il suo refrain interno che soffoca una batteria in accelerazione costante non pare molto attraente come soluzione. Apprezzabile è invece il motivo che apre “Throne Of The Wood And Fire”, un brano destinato in ogni caso a mutare forse sin troppo radicalmente nelle sue soluzioni; “T.A.A” una sfuriata interminabile dove a trovare elogi è il cattivissimo scream questa volta molto ben coinvolgente; chiude la lunga “The Mouth”, dall’apparente contenuto appena più epico ma complessivamente accelerata alla massima potenza per la sua metà poi mutata in favore di un’andatura molto lenta. Purtroppo devo dire che questo disco non mi ha entusiasmato ma mi sento di riconoscere all’autore una certa convinzione che va comunque maggiormente curata e alimentata se vorrà raggiungere, come immagino, una considerazione diversa.
Track by Track
- Dust S.V.
- By The Light, To The Dark 55
- Heartless Horned Kings 50
- The Last Of The Titans 55
- Throne Of Wood And Fire 60
- Outsider 60
- T.A.A. 65
- The Mouth 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 55
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
60Recensione di Wolverine pubblicata il 02.10.2021. Articolo letto 1211 volte.
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