Disembodiment «Mutated Chaos» [2021]
Recensione
Il debutto dei canadesi Disembodiment, un disco a sei tracce intitolato “Mutated Chaos” che pare più essere un Ep per il suo quarto d’ora d’ascolto piuttosto che un full lenght, non prospetta in definitiva nulla di nuovo tenuto conto che il death metal che lo caratterizza sostanzialmente si rifà a band del calibro di Gatecreeper, Genocide Pact, Mammoth Grinder e via discorrendo, mantenendosi sulla linea compositiva di queste ultime. Andature lente, quasi laviche, semplici ed alternate ad accelerazioni inebriate ad un perfetto e caratteristico growl dai tratti gutturali, rappresentano in sostanza i contenuti di questo disco all’interno del quale, come già anticipato, non c’è poi nulla di innovativo se non un ennesimo disco dai tratti similari ad altri tenuto anche conto che si rifà non poco al clima degli anni ’90 che negli ultimi tempi va tanto di moda tra le band esordienti. In ogni caso, senza aver nulla di personale con questa band, non possiamo far altro che augurarle una gloriosa carriera che potrà senz’altro concretizzarsi al meglio solamente se sarà in grado di proporre qualcosa di un po’ più originale. Un sei politico di incoraggiamento.
Track by Track
- Intro S.V.
- Ceaseless Discharge 60
- Transcendent Upheaval Of Unholy Graves 65
- Mephitic Gunk Of Putrified Limbs 65
- Sickening Abominations Terrorizing At Night 60
- Below The Mind Of Morbidity 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 50
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
61Recensione di Wolverine pubblicata il 23.10.2021. Articolo letto 494 volte.
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