Blacksmith Tales «The Dark Presence» [2021]
Blacksmith Tales
Titolo:
The Dark Presence
Nazione:
Italia
Formazione:
- Michele Guaitoli :: vocals;
- Beatrice Demori :: vocals;
- Stefano Debiaso :: drums;
- Denis Canciani :: bass guitar;
- Marco Falanga :: electric, acoustic guitar;
- Luca Zanon :: keyboards, flute;
- David Del Fabro :: backing vocals, piano, keyboards, duduk;
Genere:
Progressive / Metal
Durata:
1h 16' 7"
Formato:
CD
Recensione
Si presenta come magnus opus questo “The Dark Presence”, disco di debutto dei Blacksmith Tales, progetto ideato da David Del Fabbro ed inizialmente sviluppatosi nel corso dei primi anni ’90 e che vede finalmente oggi coniare il proprio sogno con la realizzazione di questo disco composto da ben tredici tracce che superano abbondantemente l’ora e un quarto d’ascolto. Il progetto, sviluppato in dark, prog, epic, heavy metal style, affronta un lungo percorso che parte dell’antico Egitto e attraverso luci, simbolismi, leggente ed immagini giunge sino all’epoca Medioevale che portano i viaggiatori alla ricerca della propria natura e del proprio essere per vagliare i sentieri più oscuri della propria mente necessari a superare gli ostacoli incontrati passo dopo passo nel corso dell’arco storico percorso. L’ascolto del lavoro porta ad una innumerevole coesione di generi che, come sopra anticipato, abbracciano sia prog che heavy in primis, prendendo con la massima coerenza e cura ogni istante ed ogni passaggio che si sussegue, brano dopo brano, a cominciare con la lunga apertura affidata a “Presence”; nel brano si respira, in compagnia di un clean vocale maschile e femminile parallelamente unificato a passaggi con pianoforte, distorti, flauti e ogni elemento utile che possa affascinare al meglio il percorso, un clima di assoluta magia sia nell’impersonarsi nel viaggio sia immancabilmente nell’ascolto. Ottimi i lead di chitarra e le fantastiche melodie che vieppiù prendono corpo anche in “Last Hero’s Presence” e che raggiungono uno spessore rilevante con la lunga esecuzione di “Possessed By Time”, un brano di oltre diciassette minuti ascolto che forse rappresenta al meglio lo spirito dell’intero lavoro tra melodia, atmosfere, pianoforte e tantissima epicità; orecchiabilissima per il suo motivo di chitarra in apertura “Let Me Die” dove emerge tutto l’heavy della band; c’è poi “Golgotha”, brano particolarmente oscuro, sempre heavy i cui distorti vengono sferzati dall’angelico clean femminile alternandosi tra loro; prog assai rilevante con “From A Faraway Shore”, in cui si miscelano al meglio anche l’immancabile tocco heavy ed epico del flauto. Un disco dai contenuti sorprendenti, curato sotto ogni minimo dettaglio, in grado di avvolgere come per magia nel suo velo mistico anche i più scettici. Album consigliatissimo per gli amanti dell’heavy, prog, epic rock.
Track by Track
- The Dark Presence 85
- Golgotha 80
- Let me die 80
- Rain...of course 80
- Into the sea (Apocatastasis) 80
- Interlude S.V.
- Tides from a faraway shore 80
- The Dark Presence Revelation 85
- A New Sunrise 80
- Chapter LXIV 80
- Possessed by time 85
- Last Hero's Crusade 80
- Book of Coming forth by day 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
82Recensione di Wolverine pubblicata il 08.11.2021. Articolo letto 1101 volte.
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