Non Serviam «Le Coeur Bat» [2021]
Recensione
Massimo rispetto per la ben stimata Code 666, ma a me il debut album dei Non Serviam francesi non convince. “Le coeur bat” infatti dura 68 minuti circa ed è costituito da una musica definita come “Dystopian black metal”, e che io invece definisco uno di quei casi in cui la sperimentazione avantgarde va fin troppo in là, rovinando gran parte della musica e rendendola niente di black metal (o metal sensu stricto), rimpiazzata da un caos che il più delle volte è inintelligibile, e dove arrivare a fine disco è praticamente sforzo fisico.
“Le coeur bat” non vuole essere easy listening: lo si capisce nell’opener title track che dura ben 25 minuti, dove un intro abbastanza voluminoso lascia spazio a una qualità musicale abbastanza penosa, caotica e però coi suoni sfibrati, dove a certo black metal elementare si sovrappongono samples e vocalizzi con degli echi odiosi presenti in tutto l’album che non ti fanno capire cosa stia succedendo, ma va anche detto tuttavia che almeno l’ostinazione nella parte centrale incuriosisce, come se un certo rumorismo e una non-logica sia proprio il punto di forza, per un risultato francamente pretenzioso e anche un bel po’ confusionario, ma comunque che invita ad andare avanti. Ma purtroppo la situazione non migliora, e ci troviamo a fare i conti con una “Salem” che a parte un inizio doom non va da nessuna parte in particolare, una “S’evaporer” che è praticamente electro su suoni sfuocati, e una “I watch you from afar” dove su di un black metal ordinario e spezzettato s’intramezzano samples e clangori vari, per un risultato già sentito.
Questo è “Le coeur bat” dei Non Serviam: per me, un disco talmente tanto sperimentale che stupisce per quanto è astratto, ma non lascia granché. Preferisco la litania malata dei Diapsiquir, l’astratto puro dei Pensées Nocturnes, le visioni del primo Alcest e l’estrema profondità dai Negura Bunget. Qui per me c’è solo tanto clangore che copre una musica troppo caotica, samples irritanti con troppo eco e delay, e poca qualità musicale. Scusate, ma io credo che oltre un certo stupore iniziale, questo disco dura poco.
Track by Track
- Le coeur bat 60
- Infanticide 55
- Nights in black masses - Interlude 55
- Salem 50
- S'evaporer 55
- I watch you from afar 50
- Inno individualista 55
- Je contre 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
56Recensione di Snarl pubblicata il 09.11.2021. Articolo letto 733 volte.
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