Slabber «Apocryphal Diary» [2021]
Recensione
Positivo secondo album degli Slabber da Milano, band precedentemente nota come Rapid Fire e scovata dalla sempre valida Punishment 18 Records, che in questo album ci propone un heavy metal classico con sporadiche tinte power reduci del passato della band.
Una volta infatti digerito il sound abbastanza scarno e, credo, volutamente retro, “Apocryphal diary” si fa notare per una opener invero non molto brillante, carina, ma che non va molto oltre un certo qual tributo a Judas Priest e qualcosa dei Mercyful Fate per certi riffs, ma è dal brano successivo che gli Slabber pestano sul gas, con una “Insane attack” effettivamente più originale e vincente, e che conferma le influenze di certi Mercyful Fate alla chitarra, mentre da “Bell does ring” emergono prepotenti delle influenze degli Iron Maiden nei riffs, così come nella frizzante “Evil to pay”, anche se l’episodio migliore è secondo me dato dalla sesta in scaletta “Dirty hands”, poiché unisce tutte le influenze degli Slabber, sia quelle passate con un mood che ogni tanto si fa più power, sia perché si riesce a passare da trame chiaramente Maideniane ad altre più maligne e articolate tipo Mercyful Fate, per un risultato cangiante e vincente, e che culmina nella buona “Condemned to live”; brano di chiusura riuscito”.
Insomma: “Apocryphal diary” non è un album molto innovativo, ma nel metal classico sappiamo bene che questo non è molto importante, e finché c’è giusto un tot di originalità, ci sta bene, tanto più se l’entusiasmo è presente e coniuga nomi celebri del passato glorioso del metal. Se avete lasciato il cuore (come me) ai concerti tipo heavy metal night di Martinsicuro, “Apocryphal diary” degli Slabber è un disco da non perdere, mentre gli altri potrebbero volere qualcosa di meno vintage, invece. Io personalmente prendo, e mi chiedo come fa la Punishment 18 a trovare in giro tutte ‘ste perle...
Track by Track
- Time of boredom 65
- Insane attack 75
- Bell does ring 75
- Evil to pay 75
- Backbone - Intermezzo S.V.
- Dirty hands 80
- Mashup (instrumental) 70
- Survivor 65
- Escape from reality - Intermezzo S.V.
- Condemned to live 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 03.12.2021. Articolo letto 765 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.