Leaden Tears «Nobody's Innocent» [2022]
Recensione
I Leaden tears sono un gruppo gothic symphonic metal e i componenti arrivano da diverse esperienze e influenze musicali.
Questo particolare aspetto si riflette nella composizione dei brani e dei testi che si concentrano su personaggi complessi.
Il nuovo album si chiama Nobody’s innocent e contiene nove canzoni che andremo ora ad ascoltare.
Siren song ha da subito un’atmosfera evocativa che viene rafforzata dalla bella voce della cantante, purtroppo non si può dire lo stesso della parte maschile la quale sembra forzata e poco integrata nella musica.
Be loved potrebbe avere un suo potenziale, ma le carte non vengono giocate nel miglior modo: la base è troppo grezza e la cantante, che nel brano precedente aveva fatto un lavoro degno di nota, si trova a calcare troppo la mano sulle sue doti soprano, a volte eccedendo nel vibrato e producendo un risultato non molto convincente.
Dopo un breve sipario (Space), eccoci a Blend Game, song che inizia con una bella melodia suonata al piano, ma rovinata dalla voce del cantante che persiste anche per il tempo restante e crea un mood disturbante, purtroppo.
Un coro in stile gothic apre The Revenge, ma anche qui sembra che la musica stessa non sia abbastanza matura per lasciare il segno; discorso simile per Freedom, la quale si trascina su suoni oscuri e ridondanti.
Wolf-man è talmente grezza che sembra appartenere a trent’anni fa o più, inutile i tentativi di proporre un growling: il cantante non riesce a risultare ben intonato e peggiora un brano che già di suo non possiede elementi di spicco.
Arriviamo a Moon, un brano che avrebbe un ottimo potenziale: la melodia si rivela interessante, basterebbe cantarla con voce pulita e delicata, magari potenziare le chitarre sul ritornello e il risultato sarebbe sicuramente notevole.
Infine, Innocence lost ha quel tocco proveniente dal passato che potrà sicuramente convincere chi apprezza un contesto a cavallo tra dark, gotico e a tratti doom, seppur non a livelli estremamente elevati.
Nel complesso l’opera dei Leader Tears non mi ha soddisfatta pienamente e questo è un peccato. Alcune tracce sono veramente troppo “crude” e poco stimolanti, nonostante l’impegno dei musicisti coinvolti. Va detto che la voce di Rik contrasta troppo, per livello tecnico, con le competenze di Angela, la quale sa davvero svolgere un lavoro pulito e dinamico. In questo senso, a volte la voce maschile è disturbante e poco intonata, a mio parere, e andrebbe studiata e inserita in modo furbo.
Sarebbe, inoltre, ideale implementare la chitarra di Vexel perché, da quel poco che si percepisce, sembrerebbe poter dare una spinta maggiore al tutto.
Sicuramente le basi ci sono anche, ma vanno affinate per bene, cercando di capire in chi e cosa investire e come. Il rischio nel mantenersi allo stato attuale è finire dritti nel dimenticatoio o non fare un vero salto di qualità che faccia la differenza.
Track by Track
- The Siren Song 60
- Beloved 55
- Space 50
- Blame Game 50
- The Revenger 50
- Freedom 50
- Wolf-Man 50
- Moon 60
- Innocence Lost 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 50
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
55Recensione di reira pubblicata il 19.01.2022. Articolo letto 929 volte.
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