Fossilization «He Whose Name Was Long Forgotten» [2021]
Recensione
Bella prova d’esordio per i Fossilization, band death/doom da Sao Paulo del Brasile, che in quasi 25 minuti ci donano un grande Ep appestante come si conviene a questo genere.
E la vittoria di questo Ep è da attribuirsi ad un solo fattore: il sound cavernoso, a volte anche funebre come in “Caronte” o horrorifico come nella title track, ma molto scorrevole, scarno e non molto affossato dietro accordature baritone e basta. No, il sound dei Fossilization è abrasivo e ci convince con poco, è capace di suonare acido e rabbioso, ma è anche capace di accelerazioni improvvise e feroci, che ci conquistano qua e là, ma specialmente nella conclusiva e vagamente marziale “ A deplorable epoch”, la più death metal oriented del lotto, il tutto per un risultato davvero encomiabile, che è solo un Ep e quindi non possiamo tropo dilungarci nel descrivere il sound della band, ma che finora ci ha lasciati decisamente impressionati, e a cui semmai auspico un aumento delle atmosfere horror, in cui la band pare eccellere.
Se il doom/death asfittico e malevolo è il vostro genere, e ancora piangete la perdita dei Necros Christos, i Fossilization potrebbero essere una valida alternativa.
Track by Track
- Neanderthal tombs 75
- Blight cathedral 75
- Caronte 75
- He whose name was long forgotten 75
- A deplorable epoch 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 29.01.2022. Articolo letto 755 volte.
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