FuoriUso «Teenage Disease» [2021]

Fuoriuso «Teenage Disease» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.02.2022

 

Visualizzazioni:
772

 

Band:
FuoriUso
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Titolo:
Teenage Disease

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lucky :: Bass
Van Toxic :: Guitars
Holly :: Vox
Rig :: Drums

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
49' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.02.2021

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
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Recensione

Nonostante gli anni di esperienza, “Teenage disease” è per me solo un album discreto e per completisti. I Fuori Uso infatti sono attivi da 19 anni ormai, e anche se questo è solo il loro secondo full length, non sembrerebbero essere mai stati fermi. Tuttavia, il loro sleaze rock anni 80 (ma non troppo) manca endemicamente di personalità, è senz’altro il frutto di una band abbastanza rodata come formazione, e che sa come registrare e farsi produrre gli album, ma la musica parla per sé, in questo caso.
Come accennato, infatti, “Teenage disease” non è mai un album brutto, ma crucialmente è un album che possiede un andamento sicuro, ma che si appoggia più o meno sempre a sonorità fatte da qualcun altro. Basta ascoltare l’opener “money money”, divertente quanto si vuole, ma che comunque va a sembrare un po’ a “Born to raise hell” dei Motorhead, e si prosegue con “Sex slave” che ha un ritornello che sembra qualcosa degli Aerosmith con un ritornello stile Jet, per non parlare di “Silence” che si appoggia vistosamente a “Celebrity skin” delle Hole o di “Slowly waiting”, una simpatica blues ballad che però somiglia a certe cose dei Danzig, mentre “Grab the wheel” ha un ritornello che mi ricorda “Dig up her bones” dei Misfits. Rimangono comunque una manciata di brani buoni come la bella e ben arrangiata “Wake up” o “Everyone lies” che si fanno notare su tutte, per un risultato che, come detto, di certo non è male ma non fa mai saltare il banco, forse anche a causa di un certo imbarazzo dei musicisti a scatenarsi e che non si sbottonano più di tanto per quanto riguarda ulteriori idee nei brani, come per esempio una maggiore e più abbondante dose di chitarra solista.
Questo è “Teenage disease”: un album carino, ma abbastanza carente di personalità, e che consiste in un ripasso o poco più di certo rock d’annata. Certo, gli dei di questo genere musicale hanno già scritto le coordinate musicali del genere, ma ciò non toglie che dopo tanti anni passati da che questi divi del rock calcavano i palchi, una rinfrescata per me era legittimo aspettarsela. Ribadisco: non brutto, ma più che altro per completisti.

Track by Track
  1. Money money 65
  2. Sex slave 65
  3. Love me two times 70
  4. Silence 65
  5. Wake up 70
  6. Teenage disease 65
  7. Sinners n bells 70
  8. Grab the wheel 65
  9. Lost 70
  10. Slowly waiting 65
  11. Back in town 65
  12. Everyone lies 70
  13. Alien girlfriend 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl pubblicata il 02.02.2022. Articolo letto 772 volte.

 

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