Recensione

I quattro brani proposti dai Benothing in questo Ep chiamato “Temporal Bliss Surrealms”, di media-lunga durata, ricorda molto il death metal vecchio stampo ma questa volta quello più inglese dei Cancer e quello più californiano degli Incantation, senza mettere e dico “fortunatamente” in ballo i classici Entombed o Dismember data la moda degli ultimi anni. La band in questione in ogni caso non si cimenta in sonorità scontate ma offre uno scenario più cupo e melodico che non si fossilizza mai sulle classiche andature tirate e monotone. A rendere un buon effetto di questo disco è anche la produzione che lo caratterizza al punto da rendere quasi tastabile con mani i vari passaggi proposti. Se quindi con “State Of Surreal Bliss” la band propone un’andatura che tende per la maggiore ad offrire i più diversificati passaggi, con la successiva “Engrossed Inside Compulsion” si concentra su una linea compositiva maggiormente accelerata curando immancabilmente anche i passaggi più moderati; “Absurd Malignancy Within” offre un sapore quasi più doom in apertura senza però mai tralasciare la propria natura più death alternandola con momenti maggiormente più curati rispetto ad altri; si giunge poi al conclusiva “Stasis Hexis”, dove undici minuti di ascolto danno senza la minima ombra di dubbio la vena più oscura e sepolcrale della band omaggiandoci ancora una volta con un significativo esempio di personalità, divenuto, come si accennava sopra, abbastanza raro negli ultimi anni. Un buon disco che merita molti apprezzamenti e pochissime critiche.

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