Dark Haunters «The Haunter of the Dark» [2002]
Dark Haunters
Titolo:
The Haunter of the Dark
Nazione:
Italia
Formazione:
Mirko (vox)
Sergio(Guitar) (Guitar)
Piergiorgo (Guitar)
Danilo (bass)
Riccardo (keys)
Claudio (drums)
Genere:
Durata:
33' 27"
Formato:
2002
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La band della provincia di Teramo si è formata nel 1999 e quello in esame è il primo lavoro realizzato, dopo diversi cambi di line-up e tutta una serie di vicissitudini che ne hanno ritardato l'uscita.
Questi DH hanno già all'attivo una discreta attività live che li ha portarti ad aprire per Nicko McBrain, durante un suo drum-clinic nella zona d'azione del gruppo!
Passiamo quindi all'ascolto di questo demo, la cui prima impressione è davvero buona, grazie ad un bell'artwork che, per quanto possa ricordare quello dei veterani Cradle of Filth, risulta essere accattivante.
Il fantasma dei Cradle of Filth aleggia non solo nell'artwork, ma sin dalle prime note (di tastiera) del demo, e nell'urlo iniziale del singer che davvero sembra il Dani della situazione.
"Whispering..." è una song piena di cambi di tempo ed atmosfera, si lascia sentire che è un piacere e la band, nonostante palesi le proprie influenze, risulta essere discretamente tecnica ed affiatata, peccato che la produzione releghi un pò in secondo piano le chitarre, soprattutto nell'assolo che quasi scompare.
Segue "The Outsider" sulle stesse direttive stilistiche, e ci troviamo di fronte ad un altro pezzo piuttosto interessante, in cui un'assolo dal gusto classic-metal regala al pezzo quella marcia in più per staccarsi dai cliché del genere. Davvero buono il lavoro delle due asce!
Il brano centrale del demo, "Unnecessary Words" è uno strumentale di chitarra acustica di scuola classica, più che buono per quanto di breve durata.
Arriva subito a ruota "Agony" che colpisce subito per il suo incedere andante. Molto interessante il riffing, dalle sonorità black metal (sinfonico) ma dal gusto di certo death metal tecnico e floridiano che tanto fu caro al mai troppo compianto Chuck Shuldiner: in alcuni frangenti ricordano i bravissimi (ed italianissimi) Infernal Poetry. Sentitevi poi gli intrecci ritmici presenti a metà brano (prima di un bellissimo stacco melodico con assolo) e capirete che ci troviamo di fronte ad una band dalle buonissime potenzialità!
Conclude il lavoro la title-track, che inizia con suo bell'incedere rallentato e scandito da ossianiche tastiere. La band, però, non ci sta a suonare troppo lentamente per cui si riparte in un mezzo tempo sostenuto da un buon lavoro della doppia cassa e dal riffing serrato delle chitarre.
Davvero bella realtà quella mostrataci dai Dark Haunters, che si presentano sulla scena con un demo che si lascia apprezzare sulla lunga distanza.
L'accostamento ai CoF viene spontaneo sulle prime, ma davvero i nostri mostrano di avere discrete frecce nella loro faretra e spero che riescano a scoccarle tutte con il prossimo lavoro.
Leggo dal loro sito che i pezzi che stanno preparando in questo periodo si sono un pò discostati da certi canoni black metal, per cui non vedo l'ora di sentierli, perché confido in questa giovane band della provincia di Teramo.
La tecnica c'è, il gusto pure. L'esperienza maturata spero li porterà a commettere qualche errore in meno nella fase di missaggio del prossimo lavoro, per cui avvicinatevi al mondo degli oscuri infestatori.
Sono certo che non ne rimarrete delusi!!!!
Track by Track
- Whispers of Wandering 70
- The Outsider 75
- Unnecessary Words 75
- Agony 80
- The Haunter of the Dark 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
76Recensione di Alcio pubblicata il --. Articolo letto 2910 volte.
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