Malauriu «Malauriu» [2022]

Malauriu «Malauriu» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
19.03.2022

 

Visualizzazioni:
1169

 

Band:
Malauriu
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Titolo:
Malauriu

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Nequam :: Vocals;
- Schizoid :: Guitars, Percussion, Backing Vocals, Samples;
- Felis Catus :: All instruments, Samples;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
45' 2"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2022

 

Etichetta:
Zero Produzioni
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Nero Corvino Records
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Southern Hell Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’omonimo disco dei siciliani Malauriu esplora territori che spaziano tra mistero ed oscurità e si interpongono con sonorità che dapprima paiono semplici e successivamente tendono ad incrementare la propria genesi per delirare e sfociare in un qualcosa di demoniaco. Nelle quattro tracce del disco che sfiorano i quarantacinque minuti di ascolto, la band rievoca vecchie e antiche tradizioni come l’arte di evocare lo spirito dei defunti attraverso lo specchio e ancora la purificazione dello stesso dai fluidi, in sostanza una sorta di evocazione e culto dei morti attraverso scenari impensati. Una voce, di tanto in tanto, accompagna i sottofondi che nel corso del tempo hanno generato contesti forti di una inedita maturità stilistica rispetto al passato; l’impressione che emerge nel corso dell’ascolto è quella di orientare e contestualizzare l’ascoltatore su scenari dal sapore più spirituale rispetto al passato tanto da stimolare l’esistenza di paesaggi dal contesto rituale e magico generati dalle splendide sonorità acustiche ma anche dal loro stesso sapore funereo e sinistro. All’interno delle quattro tracce compare poi la figura di una guida, di un maestro, di una voce interiore che, sdoppiandosi, ripassa l’esatta via della pratica rituale. Il rituale si propaga nel corso della lunga durata delle tracce tramite un synth di livello ricco di contesti melodici ed unici nella propria genesi, tutti, in ogni caso, degnamente illustrati nella propria componentistica nefasta ed evocativa dalla voce ipnotica di Nequam, talmente di livello, tale da poter essere scelte per l’ambientazione di una rievocazione teatrale incentrata nella tematica dell’al di là. Un disco di livello tenuto conto del piano compositivo maturo e artistico mai raggiunto sin ora.

Track by Track
  1. Morto Era L'Oro 80
  2. Copro- Tempio 80
  3. Specula 80
  4. L'Oro S'è Fatto 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 19.03.2022. Articolo letto 1169 volte.

 

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