Am Samstag «Dualism» [2022]
Am Samstag
Titolo:
Dualism
Nazione:
Svizzera
Formazione:
Gabriela: voce e chitarra
Stephane: basso
Baptiste: batteria
Genere:
Rock
Durata:
42' 30"
Formato:
CD
18.03.2022
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nati nel 2018 a Losanna, gli Am Samstag hanno una proposta interessante in termini stilistici visto che parliamo di grunge, di quello made in USA, anche se questi ragazzi in realtà arrivano da una terra ben lontana da queste sonorità.
Il bassista Stephane Grand, il batterista Baptiste Maier e la cantante-chitarrista Gabriela Varela a inizio 2019 hanno realizzato il loro EP 1 con Black Market Music, registrato a Friburgo e mixato da Jack Endino (Soundgarden, Nirvana, L7) e masterizzato da Chris Hanzsek (The Melvins, Soundgarden).
Per la promozione venne fatto un piccolo tour con date in patria, ma anche in Francia e negli Stati Uniti, in particolare al the Reggie’s (Chicago) e al leggendario Whisky A Go Go (Los Angeles).
All’inizio del 2020 la band va a Seattle per registrare nuovo materiale con Jack Endino al Soundhouse Recording, masterizzato nuovamente da Chris Hanzsek.
Uscito a marzo 2020, Dualism si prospetta come un disco degno di nota su un genere che non trattiamo spesso a Metalwave, quindi addentriamoci in questa novità.
Veniamo accolti da Pills and wine, brano che inizia cupo e lento per poi ribellarsi nel suo grunge grezzo e arrabbiato, la voce femminile è graffiante e perfettamente coerente col genere e la musica stessa; Burn Notre Dame Burn ha un inizio in pieno stile americano con accenni di punk, rimanendo comunque piuttosto melodico e piacevole.
Più cupa e cruda Meatballs, mi ha molto ricordato i Nirvana nel ritornello, ma parlando di grunge la cosa non stupisce più di tanto; Hardly wait è intima, per alcuni versi, e intensa con un mood trascinato e più oscuro.
Con Til death do us part torniamo a qualcosa di più ritmato, ma Auf Wiedersehen si sposta su toni più rabbiosi ed esplosivi nei quali la cantante fa emergere tutta la sua grinta.
Nuovamente ci accostiamo a una musica più vicina al punk con Miss Butch, canzonatoria e un pò irriverente come deve essere; un contesto pacato in Susie Q, un momento di introspezione accentuato da Gabriela che sfrutta toni bassi per la sua interpretazione.
Do you wanna have fun?, già il titolo la dice tutta, è un brano dinamico e accattivante in cui i generi amati dalla band si fondono creando una vera chicca da palco e da pogo; discorso simile per You make me feel, sebbene quest’ultima sia più dritta e meno dinamica.
Giri di basso in Sheep, atmosfera dark e colma di ira: breve e colma di ira.
Un pò di pop lo possiamo trovare in Church, ma è veramente una sottile venatura perché qui il contesto che ci richiama è quello dei concerti rock nell’America anni novanta, quelli spartani con camicie di flanella annodate e fumo di sigaretta che annebbia la luce dei fari.
Arriviamo all’ultimo brano, Algos, un pò più sperimentale per certi versi con il suo ritmo cadente, il sound raw e la sua chiusura svuotata di ogni energia, come se le pile si fossero esaurite al termine del disco.
Che posso dire? Dualism è un’opera che, personalmente, ho trovato interessante e terribilmente lineare.
Mi ha convinta l’alchimia tra i musicisti, tutti protagonisti delle loro composizioni; non da meno la voce di Gabriela, la quale non si nasconde e sfoggia la sua capacità di graffiare e rendersi quasi maschile, discostandosi dall’immagine patinata che hanno molte donne nella scena musicale per mostrare invece la sua passione per questo genere: questo è coraggio e coerenza.
Inoltre, colpisce chiaramente come ogni singolo possa trasportare l’ascoltatore a circa trent’anni fa, nel pieno di quel ciclone che è stato il grunge americano, con naturalezza ed energia, come se questi tre ragazzi arrivassero direttamente da Aberdeen piuttosto che dalla pittoresca Svizzera.
Sicuramente Dualism è un disco adatto a tutti coloro che amano il genere di cui sopra, ma anche il rock più crudo e il punk, mentre lo sconsiglio a chi è legato al metal vero e proprio.
Gli Am Samstag stanno facendo un buon percorso e hanno tutti gli strumenti per riuscire a ottenere non poche soddisfazioni.
Track by Track
- Pills And Wine 
 70
- Burn Notre Dame Burn 70
- Meatballs 70
- Hardly Wait 70
- 


Til Death Do Us Part 70
- Auf Wiedersehen 70
- Miss Butch 70
- Susie Q 70
- 

Do You Wanna Have Fun? 70
- You Make Me Feel 70
- Sheep 
 70
- Church 
 70
- Algos 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
69Recensione di reira pubblicata il 12.04.2022. Articolo letto 881 volte.
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