And Harmony Dies «Ballast» [2022]

And Harmony Dies «Ballast» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
18.04.2022

 

Visualizzazioni:
1037

 

Band:
And Harmony Dies
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Titolo:
Ballast

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Fabio Gatto :: vocals, bass, synth, drum programming; -
- Filippo Baccega :: drums;
- Marco Meneguzzo :: keyboards, synth programming;
- Giorgio Bolognesi :: all guitars;

 

Genere:
Post Black Metal

 

Durata:
37' 8"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.01.2022

 

Etichetta:
Club Inferno
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sulla scena underground nazionale più o meno da un ventennio, gli And Harmony Dies propongono “Ballast”, un disco che caratterizza il loro genere black metal pregno di influenze doom, thrash, elettronico e death metal; in effetti, l’ascolto del disco non tradisce le aspettative dei fan se si considera che gli AHD forgiano un genere personale e difficilmente classificabile. Ma procediamo con ordine, di black metal non c’è moltissimo se non qualche passaggio accelerato e un clean soave che magicamente si trasforma in un qualcosa di maligno; l’ascolto offre i giusti ingredienti per poter definire la band come multiforme, ossia una di quelle poche realtà che, da un secondo all’altro, è capace di trasformare un clima malsano in un qualcosa di moderato, pacato, sino a sfociare nel prog o nel thrash, tutto ciò per rendere ogni istante del disco inaspettato. In questo “Ballast” non mancano certo istanti lenti e pacati, misti tra elettronica ed effetti difficilmente comprendibili ma ciò non ci esime dal descrivere le tracce migliori del platter che volano compatte e dimostrano il livello di questa band a cominciare da “Liar Xar”, un brano di enorme impatto sonoro, frutto di un contesto misto tra calma e isterismo sonoro; ma ancora “Atoll O”, un brano che sembra dare quella sensazione di ascoltare una band praticamente diversa da quella sin ora ascoltata proprio per lo stile interpretato misto tra atmosfere romantiche, teatralità dalle tendenze più progressive; stessa incredibile sensazione che si manifesta anche per “Leave Now”, brano che rievoca un senso di drammaticità ma anche un fascino offerto dalle ottime composizioni; un death metal oscuro e malsano si assapora, pur sempre nella propria multiforme struttura, con “With No Sentence To Learn”; quanto a “ Drop The Curtain”, sembra volerci cullare tra elettronica e un corale di sottofondo con una caldo clean di assetto narrante. Un disco che si ama o si odia ma certamente non lascia indifferente proprio per la propria portata e l’incredibile estro che caratterizza questa band.

Track by Track
  1. Under This Leaden Sky (We Fall) S.V.
  2. Alena’s Chief In The Golden Spiral 70
  3. Life.Xar 80
  4. Atoll O 75
  5. Leave Now 75
  6. With No Sentence To Learn 75
  7. Ballast 70
  8. How To Lighten Daily Weights 75
  9. Drop The Curtain 80
  10. Ghost Track S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 18.04.2022. Articolo letto 1037 volte.

 

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