Blue Drama «La Giostra» [2021]
Recensione
Andrea Bartolini e Mario Assennato sono due musicisti che si conoscono da molto tempo e hanno fatto parte di tante band nel corso degli anni, ma non avevano mai dato il via a un progetto tutto loro.
Finalmente, con la nascita dei Blue Drama e del disco “La giostra”, arriva il debutto a dicembre 2021 su Ghost Record Label.
Ispirati proprio dalla scena italiana(e non solo) in ambito progressive e rock, il trio si mette in gioco con il proprio bagaglio di esperienze, idee e passioni.
Una breve premessa era necessaria, ma adesso vogliamo ascoltare la musica vera e propria.
La breve intro La verità ci avvicina a Quello che non sai, brano soft rock che trova la sua forza in un ritornello orecchiabile e melodico; un pò più di rabbia traspare in Divina antinomia, in qualche modo mi ha ricordato Vasco Rossi di almeno quindici anni fa, apprezzabile la presenza di qualche riff che da un tono più energico al tutto.
Il mio mondo è una canzone quasi autocelebrativa in cui troviamo un sound tutto sommato senza grandi scossoni, meno diretta della precedente, ma simpatica nella sua essenza; La giostra ha un sapore di rock italiano anni novanta, un pò Litfiba per qualche verso, ma godibile fino alla fine.
Il sogno infinito possiede un suo aspetto poetico, qui si nota chiaramente che non mancano le idee per parlare di temi come l’amore senza banalizzarli, ma anzi donando all’ascoltatore la propria visione.
Arriviamo a una cover: Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco ripresa in una chiave più ritmata, per così dire, e che viene eseguita con il rispetto che merita.
Lasciami andare è assolutamente sprecata in studio, trattasi infatti di un pezzo piuttosto liberatorio che credo possieda la sua massima espressione se eseguita su un palco, davanti alla gente; a seguire, Asociale, song di protesta con delle parole giustamente pungenti nei confronti degli ipocriti.
Eccoci a Come una chimera, semplice nel chorus e abbastanza catchy; infine, Spacca il tempo, la più ribelle di tutte, la più rock e “dura”, ci rivediamo un pò tutti nelle parole contenute in essa.
I Blue Drama ci propongono una musica spogliata di qualsiasi effetto “moderno” e diretta come un treno in corsa! Qui parliamo del rock italiano che ha segnato una bella epoca e questi ragazzi lo hanno vissuto appieno, lo hanno suonato e ci hanno cantato sopra con forza. Questa cosa può piacere o meno, ma la grinta che caratterizza la loro opera è sicuramente contagiosa e va apprezzata fino in fondo.
La pecca di questo disco è legata all’aspetto vocale che è un pò debole e non supporta sempre al meglio la parte strumentale che invece è coerente e bilanciata. Forse una voce più intonata valorizzerebbe appieno l’arte dei Blue Drama.
Insomma, nel complesso ho trovato un lavoro appassionato e interessante, ricco di esperienza e vissuto personale, ma anche di pensieri e spunti che non può non piacere almeno un pò.
Un disco imperfetto, sì, ma suonato veramente col cuore e ho la netta sensazione che la vera sorpresa i Blue Drama la daranno dal vivo, sul campo che conoscono bene.
Track by Track
- La verita' 70
- Quello che non sai 70
- Divina antinomia 70
- Il mio mondo 70
- La giostra 70
- Il sogno infinito 70
- Mi sono innamorato di te 70
- Lasciami andare 70
- Asociale 70
- Come una chimera 70
- Spacca il tempo 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di reira pubblicata il 26.04.2022. Articolo letto 900 volte.
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