Recensione

Il progetto Powerhill nasce nel 2000 dall'unione di due grandi passioni del musicista svizzero (Cep):Le Mucche e l`Heavy Metal.

Attraverso questo particolare intreccio Cep crea il "Farm Metal”, uno stile classico Hard Rock / Hair Metal / Sleaze Rock strettamente connesso al mondo bucolico.
Nel maggio 2004 i Powerhill hanno registrato una demo e, successivamente, dopo qualche cambio nella Line-up, si esibiscono dal vivo.
Due anni dopo il singolo "New Dimension”viene incluso nella compilation "Heavy Metal Nation III".
Purtroppo dal 2007 al 2017 la band si ferma completamente, ma poco dopo si riaffaccia sulla scena con maggiore voglia e nuova gente in formazione, oltre a due nuovi singoli
(Mad Cow City & Powerhill) nel 2019.
Eccoci al 2021 con un nuovo frontman e altre due uscite: Covid-20 Pandemic on the Farm e You`re Hated... che anticiparono l’uscita dell'EP completo (Bunnies and Eggs), pubblicato ad aprile 2022.
Ora siamo curiosi di ascoltare la loro musica.

Veniamo subito accolti da Bunnies & eggs, brano in classic metal a due voci che colpisce inaspettatamente per il suo essere originale, ma nello stesso tempo grintoso e ritmato.
We step aside potrebbe rappresentare una ballad, sicuramente più energica del solito, ma comunque con una nota di dolcezza, ben mostrata nello stacco di tastiera a poco più di metà song, rianimato comunque dalla presenza significativa della chitarra elettrica che svolge egregiamente il suo lavoro.
Covid 20 (pandemic on the farm) si accosta più all’hard rock e, nonostante il titolo “preoccupante”, troviamo un ritornello allegro, mi hanno quasi ricordato i (the) Darkness.
Discorso analogo per We want new emotions, bella energica e perfetta per un palco; arriviamo già alla fine con You’re hated e il suo simpatico raglio, qui troviamo un brano piacevole e molto orecchiabile, ben fatto.

La musica dei Powerhill in realtà non è così “grezza” come ci si potrebbe aspettare, anzi: si percepiscono bene le sonorità che hanno influenzato l’intera opera, tuttavia ci sono molti elementi che hanno arricchito il tutto.
Ho gradito il lavoro svolto dalle due voci, ben equilibrato e senza virtuosismi o versi inutili (tipo urli o risatine che tanto non apprezzo); ottimo il contributo della chitarra, sempre mirato e tanto rock nell’anima, non da meno ovviamente gli altri musicisti che hanno saputo contribuire al tutto in maniera efficace.
Infine, ho gradito l’originalità, che profuma un pò di campagna e di anni ottanta, che traspare dal progetto in sé, senza ritocchi e falsità, ma tanto spontanea e di cuore, proprio come il bellissimo paese dal quale provengono questi ragazzi e a me tanto caro.
Un buon disco, seppur breve in quanto Ep, che vi donerà un pò di aria fresca.

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• Powerhill: Intervista del 18.05.2022

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