IT «Diabolical Apparitions» [2020]

It «Diabolical Apparitions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
21.05.2022

 

Visualizzazioni:
636

 

Band:
IT
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Titolo:
Diabolical Apparitions

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- IT :: Bass, Vocal, synth;
- Roberto Carta :: Guitar, Programming;

 

Genere:
Black / Thrash Metal

 

Durata:
52' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.11.2020

 

Etichetta:
Phantams Records
[MetalWave] Invia una email a Phantams Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo un passato piuttosto travagliato e nati dalle ceneri dei Von Dream, il progetto IT prende ufficialmente corpo nel 2005 per poi dar vita nel 2010 ad un disco composto da un unico brano dai contenuti lunghi e pittoreschi. Di seguito, la band si concentra per dar luogo ad un insieme di uscite tra Ep e MCD seguiti da altri due album datati 2013 e 2018. Piuttosto complessa è invece l’interpretazione di questo quarto disco intitolato “Diabolical Apparition” in cui il duo sardo è alle prese con otto tracce contenenti metal, black metal, recitazione e passaggi ambient resi da un synth nefasto. Il disco, frutto di un’autoproduzione di mediocre profilo, purtroppo penalizza non poco il tutto. Si parte da contesti che, pur offrendo una sana ed apparente capacità, a poco a poco, nel corso dei passaggi accelerati, appaiono assai caotici e di poco pregio tenuto conto anche della presenza di suoni assai rudimentali e non troppo curati che non aiutano certo a semplificare le cose portandole ad una sorta di esasperazione tanto da soffocare un po' tutto. Se quindi nei passaggi più accelerati IT, con il proprio clean, recita in lingua madre strofe difficilmente comprensibili, i momenti forse appena più sobri e apprezzabili paiono quelli privi di distorti in cui si propone un synth di base, anch'esso assai elementare, che cerca in qualche maniera di recuperare il dramma. Le otto tracce paiono divise in due quartetti: i primi assai caotici e di non semplice assimilazione mentre la seconda parte pare incentrarsi maggiormente su un profilo più ambient. Tirando le somme, il lavoro, a parere di chi scrive, stante l’impegno apportato, pare abbastanza colmo di lacune a cominciare dalla produzione e dalla modulazione dei suoni risultanti poco precisi e raffinati. Alcune idee, se rielaborate, potrebbero anche apparire interessanti ma per il momento il percorso intrapreso dalla band andrebbe rivisto un po’ tutto; c’è sempre un disco che può piacere meno ma mai scoraggiarsi, lo spazio alla creatività va esternato e, se possibile, anche un po’ migliorato.

Track by Track
  1. Intro le forze oscure S.V.
  2. 2 Novembre S.V.
  3. Il canto della civetta S.V.
  4. I misteri dell'ignoto S.V.
  5. Rumori durante la notte (strumentale) S.V.
  6. Malinconia dello spirito S.V.
  7. Bisbigli dal cimitero S.V.
  8. ....Torna nella tomba S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
48

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 21.05.2022. Articolo letto 636 volte.

 

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